Avrebbe proposto lucrosi investimenti immobiliari tramite una banca vaticana, posti di lavoro e trasferimenti nonché altri affari per l'acquisto, attraverso le aste giudiziarie, di beni mobili. Così il frusinate Mario Natalizia, 45 anni, è finito sotto processo davanti al giudice monocratico del tribunale di Frosinone per difendersi dalle accuse di millantato credito e truffa aggravata. Una ventina le persone offese, di cui 12 si sono costituite parte civile, attraverso l'avvocato Nicola Ottaviani. Cinque di queste ieri sono state sentite in aula. Natalizia, invece, è assistito dall'avvocato Marco Maietta. È stato poi dato incarico al perito per la trascrizione delle intercettazioni.

L'inchiesta condotta dalla squadra mobile, basata appunto anche sulle intercettazioni telefoniche, si era focalizzata su una serie di episodi per i quali l'imputato è accusato di aver preso soldi per assunzioni in aziende dell'area industriale di Frosinone, per il trasferimento di un agente della polizia penitenziaria da San Vittore a Frosinone, nonché per posti di lavoro nel tribunale di Frosinone. L'uomo avrebbe millantato la conoscenza con un magistrato in servizio ad Agrigento, estraneo ai fatti, sostenendo di poter intervenire in questo modo presso il ministero della Giustizia. C'è poi l'accusa di aver richiesto soldi per partecipare ad aste giudiziarie per l'acquisto di auto, tra le quali delle Mercedes.

Avrebbe anche prospettato investimenti tra i 3.000 e i 5.000 euro in alcuni fondi di investimento in Vaticano che si sarebbero dimostrati inesistenti, millantando contatti con la curia. In aula sono state sentite cinque parti offese che hanno ricostruito le loro storie e il modus operandi con cui venivano contattati. Qualcuno ha riferito dell'abilità dell'imputato di allungare il brodo e ottenere altra fiducia e soldi fino a quando le vittime si sono confrontate tra loro e hanno deciso di dire basta e presentare una denuncia. Prossima udienza l'11 aprile 2022.