Il poliambulatorio di Fiuggi, meglio conosciuto come Palazzina medica, verrà ampliato con nuove prestazioni sanitarie, grazie ai fondi allocati nel Pnrr (piano nazionale rilancio e resilienza).

A darne notizia nei giorni scorsi scorso il direttore generale della Asl Pierpaola D'Alessandro nel corso dell'incontro avuto con alcuni sindaci dell'area nord della provincia di Frosinone. Il sito passerà dagli attuali quattrocento a settecento metri quadrati interamente destinati a servizi sanitari, trasformandosi in casa di comunità. Cosa questo significhi lo abbiamo chiesto a Nicola Della Morte, presidente del consiglio comunale di Fiuggi con delega alla sanità.

«La casa della comunità hub è il luogo fisico di prossimità e di facile individuazione dove poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria. L'attività sarà organizzata in modo tale da permettere un'azione coordinata tra medici di medicina generale e altri di libera scelta, specialisti, ambulatoriali interni, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti della salute come psicologi, logopedisti, fisioterapisti, dietisti, tecnici della riabilitazione.

La casa di comunità hub –prosegue Della Morte - garantirà l'erogazione dei servizi, anche mediante modalità telemedicina con presenza medica ed infermieristica h24 e sette giorni su sette. Un punto unico di accesso sanitario e sociale che garantirà anche i prelievi, i programmi di screening, i servizi diagnostici anche attraverso strumenti di telemedicina, servizi ambulatoriali specialistici per le patologie ad elevata prevalenza.

Per il sindaco Alioska Baccarini si tratta di «un primo passo che ripaga solo in parte il nostro territorio compresa una città a forte vocazione turistica qual è Fiuggi, dopo anni di nostre battaglie in difesa della sanità pubblica, mortificata anche dai tagli selvaggi e trasversali del passato negli ospedali di Anagni, Alatri, Colleferro, Subiaco. C'è ancora molto da lavorare a cominciare dall'ampliamento delle prestazioni sanitarie all'in terno dei nostri siti termali».