Accoltellato in strada per un cane conteso. Un fendente al volto, al braccio, all'addome dopo una colluttazione nata da una discussione banale, per tornare in possesso del Pitbull diventato motivo di scontro. Poi le urla, il fuggi fuggi e l'arrivo del 118 mentre i carabinieri cercavano i responsabili. Una serata di inaudita violenza a Cassino: prima le minacce poi l'accoltellamento, fino all'arresto di M.T.
e di G.M., 18 e 19 anni di San Giorgio, studenti, rintracciati poco dopo mentre la vittima veniva sottoposta a un delicato intervento. Secondo una primissima ricostruzione dei fatti tutto sarebbe nato a seguito di una discussione, qualche giorno prima, sulla proprietà dell'animale.
Il cane, che era con il diciannovenne accoltellato, secondo gli aggressori sarebbe stato invece di proprietà del fratello di uno dei due. Motivo per il quale il Pitbull doveva essere restituito. Ma le richieste avanzate qualche giorno prima non erano state neppure prese in considerazione. Così sabato sera in via Virgilio la questione doveva essere sistemata. Poco prima della mezzanotte si è passati ai fatti. Il cane doveva tornare al legittimo proprietario, con le buone o con le cattive.
E per spingere il diciannovenne a cedere l'animale, i due coetanei avrebbero alzato il tiro. Tentativi di separarli: del tutto inutili. Uno dei coinvolti, in particolare per essere più convincente dopo una prima colluttazione avrebbe tirato fuori dalle tasche un coltello a serramanico dalla lama di circa 8 centimetri: tre, quattro fendenti. Al volto, all'addome, al braccio. Mentre continuavano a darsele di santa ragione sotto la pioggia battente.
Presenti al momento dell'alterco ci sarebbero state diverse persone che, però, alla vista del sangue si sarebbero dileguate: le urla avrebbero richiamato l'attenzione dei residenti. Qualcuno, per fortuna tempestivamente, ha allertato il 112: all'arrivo dei carabinieri, a terra solo il ferito. Immediatamente trasportato al Pronto soccorso di Cassino è stato sottoposto a un delicato intervento e resta in prognosi riservata, ma per fortuna fuori pericolo di vita. I militari della locale Compagnia hanno in pochissimo tempo identificato i due aggressori, entrambi di San Giorgio, posti in stato di fermo in attesa di convalida. Il coltello è stato rinvenuto tra i cespugli a non molta distanza dal luogo in cui si è verificata l'aggressione.
I militari, coordinati dal pm Chiara D'Orefice, stanno mettendo insieme tutti gli elementi raccolti nell'immediatezza per poter avere un quadro più ampio in cui inserire quanto accaduto. Per capire se, dietro al possesso del cane, possa esserci qualche altra cosa: vecchie ruggini, debiti, questioni da "sistemare". Il diciottenne nel pomeriggio di ieri è stato trasferito nel carcere di Perugia. Entrambi devono rispondere di tentato omicidio, tentata rapina, porto abusivo di armi e lesioni aggravate. Gli avvocati Emanuele Carbone, Mariano Giuliano e Anna Ciaraldi sono in attesa della convalida che potrebbe essere fissata non prima di domani.