Un'impronta nitida ma ancora senza alcuna identificazione. Dopo vent'anni dalla morte di Serena Mollicone l'unica certezza è legata all'assenza di un volto e di un nome: quello di colui (o di colei) che lasciò quella traccia sul nastro con cui poi avvolse le gambe della diciottenne, vittima di una brutale violenza.

La "firma" della drammatica operazione di "confezionamento" del corpo prima di abbandonarlo nel bosco dell'Anitrella (se non addirittura dell'omicidio stesso) è stata descritta eri in aula dal maresciallo Roberto Gennari del Ris, ora in pensione.

Due o tre le tracce chiare dei ventisette frammenti ritenuti utilizzabili dagli inquirenti. Solo una, però, nitida...CONTINUA...

DA NON PERDERE!

Tutti gli approfondimenti su questo argomento sono disponibili nell'edizione odierna, in edicola o nella versione digitale di Ciociaria Oggi.

EDICOLA DIGITALE: Approfitta dell'offerta, un mese a soli € 0.99