Frosinone ultima nel Lazio per auto elettriche e idriche, ma prima in Italia per numero di auto ogni 100 abitanti.
Due estremi di un unico problema che impatta fortemente anche sul livello di inquinamento nel capoluogo.

I due dati, di fronte Aci, provengono da due distinte analisi, quella di Facile.it e MiaCar.it sulla mobilità alternativa e quella di Legambiente per Ecosistema urbano. Le autovetture elettriche e ibride presenti nella provincia di Frosinone sono 2.176, vale a dire lo 0,60% del parco auto circolante nella provincia. È quanto emerge da Facile.it e MiaCar.it.

«La percentuale - osserva lo studio - fa guadagnare a Frosinone l'ultimo posto nella graduatoria regionale. Nel Lazio le automobili elettriche e ibride erano 73.847, ovvero l'1,93% del totale auto circolanti nella regione (a fronte dell'1,50% rilevato a livello nazionale). Guardando la suddivisione a livello territoriale, al primo posto della classifica regionale si posiziona la provincia di Roma, dove il 2,39% delle auto è elettrico o ibrido; seguono sul podio Latina (0,94%) e Viterbo (0,90%). Chiudono la classifica la provincia di Rieti (0,68%) e quella di Frosinone, dove le auto elettriche/ibride rappresentano solo lo 0,60% del parco auto circolante».

Tuttavia si intravede un cambio di passo: «Numeri forse piccoli ma destinati a crescere se si considera che, a livello nazionale, il 38% delle auto immatricolate nei primi 10 mesi del 2021 è elettrico o ibrido prosegue lo studio la percentuale se applicata alle immatricolazioni totali rilevate nel Lazio nel medesimo periodo porterebbe il numero di veicoli green presenti sulle strade della regione ad oltre 112.000».

A confermare la crescente attenzione degli italiani verso i veicoli green è anche l'indagine commissionata da Facile.ite MiaCar.it agli istituti mUp Research e Norstat, da cui è emerso che «quasi 7 automobilisti su 10 comprerebbero un'auto elettrica o ibrida (67,7%)».

Un'auto elettrica o ibrida servirebbe anche a svecchiare il parco auto circolante a Frosinone e provincia, da sempre piuttosto datato, e tra i più alti in Italia in rapporto ai residenti. Lo scorso agosto al Meeting di Rimini il segretario generale dell'Aci Gerardo Capozza: «In Italia, affinché la mobilità elettrica possa diventare più concreta e diffusa, c'è la necessità che sussistano determinate condizioni (non facili da attuare): aumentare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e non inquinanti; fare in modo che le auto elettriche abbiano equivalenti prestazioni rispetto a quelle a motore tradizionale, (autonomia e prezzi in primis); una efficiente e capillare rete di stazioni di ricarica e una sempre maggiore diffusa cultura dell'eco-sostenibile».