Il "bonus terme" si sta rivelando un flop colossale.
Questo l'impietoso giudizio che giunge da Federalberghi e da molte associazioni di consumatori che sul territorio nazionale ne hanno monitorato l'andamento. «Vorremmo che l'attenzione del Governo fosse concentrata su misure economiche più efficaci – spiega Bruno Della Morte – presidente di Federalberghi Fiuggi e Provincia di Frosinone -ad esempio mediante la riduzione della pressione fiscale e contributiva.
Il nostro settore ha bisogno di misure economiche durevoli, strutturate che ci consentano di lavorare, creare utili e quindi pagare le imposte in misura proporzionale».

A fargli eco il suo presidente nazionale Emanuele Boaretto: «La lotteria del bonus terme, registra una sperequazione diffusa a causa dell'inefficienza della piattaforma e dei difetti della procedura, molte aziende sono state relegate ai margini o del tutto escluse.
Per non parlare degli stabilimenti termali che in questo periodo erano nella stagione di chiusura e non hanno potuto neanche tentare di accedere a questa misura.
Al danno si aggiunge la beffa se si considera il rallentamento del normale flusso di prenotazioni che abbiamo subito nelle ultime settimane, a causa del fatto che i clienti sospendevano la decisione di acquisto in attesa del bonus».

Una bocciatura netta anche da parte dei consumatori che in migliaia hanno provato senza successo a richiedere l'incentivo: «Una misura concepita male, poiché non prevedeva limiti Isee per i richiedenti, e realizzata anche peggio, delegando alle strutture termali il compito di richiedere il Bonus per i propri clienti con conseguenti problemi sul fronte delle prenotazioni con un meccanismo che ne ha impedito la trasparenza verso gli utenti» affermano congiuntamente Codacons e Consumerismo No Profit.