Continuano gli episodi di violenza all'interno del carcere di Frosinone. Ieri, verso le 14.30, un detenuto italiano di circa 50 anni ha aggredito il dirigente sanitario, che ha dovuto far ricorso alle cure del caso. «Purtroppo evidenziamo l'ennesima aggressione avventa presso questo istituto. Per la Fns Cisl Lazio occorrono urgenti e radicali interventi perché cosi non si può più continuare considerato che il personale è stremato» ha detto Massimo Costantino che, poi, ha aggiunto: «In queste settimane assistiamo ad una modifica interna, rispettivamente nelle strutture penitenziarie di Frosinone e Viterbo ma non solo, dovuta al trasferimento di detenuti dell'Alta Sicurezza verso Viterbo e detenuti comuni verso Frosinone e non solo, senza aver in tal senso ricevuta alcuna informazione preventiva e/o successiva. Purtroppo assistiamo ad una situazione che vede peggiorare le condizioni lavorative del personale di Polizia Penitenziaria che espleta servizio in tali sedi, poiché tali strutture risultano già carenti di personale, a cui vanno aggiunti ulteriori criticità già esistenti ed aggravate dai continui distacchi verso altre realtà penitenziarie e/o extramoenia o nuclei traduzioni, dove i dati di uscita vengono stabiliti non si sa su quale criteri, senza però ricevere, in entrata, pari trattamento.

Purtroppo il personale vede modificare l'attuale organizzazione di lavoro, senza che le rappresentanze ne abbiano condiviso le modalità, vede depauperare il numero già esiguo di personale presente in sede, vede aumentare il proprio carico di lavoro, ma ciò pare non interessare nessuno. Nulla è stato fatto per rimpinguare di personale tali sedi. Resta il sovraccarico di lavoro con diverse modalità organizzative interne. La Fns Cisl Lazio ha chiesto interventi urgenti perché così non si può continuare».