Scendono casi e incidenza, ma la guardia resta altissima. Ieri in provincia di Frosinone si sono contati 61 positivi, 21 in meno rispetto a mercoledì e 23 in meno rispetto a giovedì scorso. Superati i 36.000 contagi dall'inizio della pandemia. L'andamento sembra rispecchiare quello della precedente settimana. I casi totali sono al momento 238 a una media di 59,50. A giovedì scorso erano 240 a 60 di media. In questo scorcio di settimana la situazione epidemiologica va assestandosi, considerato che dal 1° al 7 novembre i casi erano stati 48,86 di media poi saliti a 74,71 la passata settimana.

La giornata
Tolti gli ultimi due lunedì meno di 61 casi non si avevano dai 59 del 5 novembre. I 61 di ieri arrivano da Sora con 9 casi, Anagni e Fiuggi con 7, Alatri con 6, Frosinone e Ferentino con 5, Piedimonte San Germano con 4, Aquino, Cassino e Fumone con 2, Alvito, Castelliri, Ceccano, Cervaro, Paliano, Piglio, Pontecorvo, Ripi, Roccasecca, San Donato Val di Comino, Sant'Elia Fiumerapido e Torre Cajetani con 1.
A novembre sfondata quota 1.100 di tre unità.
La media giornaliera è di 61,27. Al momento è la più alta dopo gli 87,06 di aprile. Non a caso più di mille casi in un solo mese non venivano superati dai 1.061 di maggio. Lo scorso novembre, invece, erano stati 6.588.

Gli indicatori
Si registra una leggera contrazione dell'incidenza per 100.000 abitanti a sette giorni, da 114,05a 109,22. Tuttavia, per il sesto giorno consecutivo supera i cento, ovvero il doppio della soglia d'allarme. Una cosa del genere non si verificava dalla settimana a cavallo tra fine aprile e inizio maggio. Il passato giovedì l'incidenza era a 90,15, ma il 4 aprile era ancora a 54,09. Anche il tasso di positività fa un lieve passo all'indietro e calda dal 4,84% al 4,37%. Quest'ultimo dato, tuttavia, resta in linea con la media della settimana che è del 4,47%. La precedente si era chiusa al 5,94%, quella prima ancora è al 6,54%, mentre a fine ottobre era al 3,01%.

I ricoverati
All'opposto cresce il numero dei ricoverati. In 24 ore sono risaliti da 23 a 24 unità. Il mese era iniziato con 13 ricoverati. Fino al 9 novembre erano rimasti sotto la ventina, quindi dal 10 in poi la crescita progressiva fino a un massimo di 25 il 15 novembre.

I tamponi
Prosegue la crescita esponenziale del numero di tamponi eseguiti. Dopo i 1.693 di mercoledì, ieri sono stati 1.393. In questa settimana sono 5.237 contro gli 8.682 della precedente settimane. Tuttavia i tamponi erano stati 5.839 dal 30 ottobre al 5 novembre, quindi erano saliti a 7.929 dal 6 al 12 novembre e ora, ma in sei giorni, sono già 7.753.

Il bollettino regionale
«Nel Lazio su 15.843 tamponi molecolari e 29.465 tamponi antigenici per un totale di 45.308 tamponi, si registrano 1.089 nuovi casi positivi (+145), 6 i decessi (+1), 606 i ricoverati (+9), 81 le terapie intensive (+4) e 474 i guariti rende noto l'assessore Alessio D'Amato Il rapporto tra positivi e tamponi è al 2,4%. I casi a Roma città sono a quota 513. Nel Lazio superate le 9 milioni di somministrazioni con il 93,6% di adulti in doppia dose e l'87,7% degli over 12 in doppia dose. La crescita sembra avere una lieve frenata, dimostrata dal leggero calo del valore Rt atteso a 1.17 rispetto alla settimana precedente (1,3). Bisogna fare subito la dose di richiamo». D'Amato ricorda che, per la dose di richiamo rivolta agli over 40, le somministrazioni inizieranno dal 1° dicembre trascorsi i 180 giorni da ultima dose.
Il sistema collocherà l'utente alla prima data utile, basta la tessera sanitaria e scegliere l'hub vaccinale o la farmacia. Le prenotazioni sono disponibili fino al 31 gennaio per coloro che hanno effettuato l'ultima dose il 30 luglio». È attivo il servizio di triage telefonico al numero 800.118.800 rivolto agli over 65 anni appena risultati positivi per l'eventuale somministrazione degli anticorpi monoclonali «che avviene presso uno dei 15 centri o anche a domicilio secondo le indicazioni cliniche», fa sapere l'assessore. Per la terza dose sono oltre 370.000 le dosi effettuate. Negli hub si può accedere solo su prenotazione per evitare assembramenti. «Non vi possono essere dubbi sull'importanza di fare velocemente l'intero ciclo vaccinale compreso il richiamo. Rispetto allo stesso giorno di un anno fa nel Lazio abbiamo 1.777 casi in meno, 2.459 ricoverati in meno in area medica e 241 ricoverati in meno in terapia intensiva. Grazie ai vaccini evitati circa 2.000 decessi nel Lazio negli ultimi sei mesi. Il 75% di chi oggi è ricoverato in terapia intensiva, o non è vaccinato o non ha completato il percorso di vaccinazione», ha detto D'Amato alla trasmissione l'Aria che tira su LA7.