L'innalzamento della curva dei contagi da Covid-19 in città non lascia tranquillo il sindaco Luca Di Stefano, che ha deciso di parlare via social ai sorani attraverso un post pubblicato sul suo profilo Facebook e ripreso dalla pagina social istituzionale dell'ente di corso Volsci. "In salita il numero di cittadini sorani positivi al Covid, oggi (martedì 16 novembre, ndr) i casi accertati sono 60 ha scritto il sindaco A tutti i cittadini rivolgo un appello accorato alla responsabilità sanitaria, bisogna essere più che prudenti. I centri vaccinali stanno lavorando senza sosta, ma sarà il nostro comportamento ad essere fondamentale in questa guerra contro il virus".
Il popolo social ha appreso la notizia e commentato con le "faccine" la comunicazione di Di Stefano. Ieri mattina l'abbiamo raggiunto chiedendogli di fotografare la situazione in città dall'inizio della pandemia fino a oggi. Il sindaco ha fornito i numeri in suo possesso alla data di ieri: «Totale contagiati 2.298, attualmente positivi 63, deceduti 33, negativizzati 2.202, guariti giornalieri 3"». Numeri che testimoniano la perdurante presenza del virus tra le famiglie sorane, con classi in quarantena e casi positivi tra i giovanissimi. Una situazione che non lascia margine di scelta. I livelli di prudenza e di attenzione devono restare massimi.
Un "libera tutti", riferito alla mascherina e alle buone pratiche di igienizzazione, non è mai stato dato ufficialmente, ma gli accorgimenti si sono allentati e non è più inusuale assistere ad abbracci, strette di mano e mascherine calate sotto il mento. Chi sicuramente deve rispettare le regole sono i lavoratori, chi ha un'attività aperta al pubblico, loro sì che rischiano controlli e multe salate. Non dovrebbe esserci bisogno dei controlli, ciascuno dovrebbe "badare a se stesso" e al bene degli altri rispettando le regole dettate dal difficile periodo storico che tutti stiamo vivendo. Le mascherine vanno indossate, come pure vanno adottati tutti gli altri accorgimenti per contrastare la diffusione del virus, se non si vuole ricominciare con le restrizioni.