«"Non bastano le opere buone, siamo chiamati a organizzare la speranza". Il messaggio di papa Francesco per la "Giornata mondiale dei poveri" assume per noi un significato speciale». A sottolinearlo ieri è stato l'assessore alla Coesione sociale del Comune di Cassino Luigi Maccaro che di recente aveva già sollevato la necessità di intervenire in modo capillare, creando una rete di servizi in grado di realizzare ampiamente un piano assistenzialista a tutto tondo. Mettendoci, però, prima di tutto il cuore.

I Servizi sociali non sono mai stati di certo con le mani in mano nonostante le criticità evidenti: almeno una quarantina (ma la stima è al ribasso) le persone che vivono per strada tra Cassino e il suo hinterland. Ma ancora non è chiaro come già sottolineato se siano stranieri o italiani. Il problema principale, infatti, resta legato al censimento.

Prima la delibera per la via fittizia, che consente alle persone senza dimora di fare richiesta di documenti fondamentali, poi un'altra cruciale delibera che servirà a stanziare circa 30.000 euro per promuovere un percorso condiviso da Caritas e Casa della Carità.
La prima avrà il compito di creare l'unità di strada (in arrivo) per raggiungere chi ha necessità di beni di primo soccorso, cibo e coperte. E, eventualmente - come già spiegato dall'assessore Maccaro - accompagnare i soggetti bisognosi nella Casa della Carità, che avrà il compito di riservare alcuni posti proprio indicati nel progetto.

Un percorso virtuoso, che porterà a un tavolo sulla grande marginalità sociale: un tavolo fatto da Comune Assessorato alla Coesione sociale, Caritas e Casa della Carità che andrà a ripensare non solo l'emergenza ma anche il reinserimento nei circuiti d'accoglienza.

Mettiamoci il cuore
«Nella delibera di Giunta del 12 ottobre scorso abbiamo approvato una convenzione tra amministrazione comunale, Caritas diocesana e Casa della Carità per la realizzazione, appunto, di una unità mobile per l'assistenza in strada dei clochard e per il loro ricovero in struttura anche in vista dell'emergenza freddo - ha puntualizzato ieri l'assessore alla Coesione sociale - È vero che i poveri che bivaccano per strada sono un problema per il decoro urbano ma nessuno può pensare e pretendere che vengano spazzati via come fossero immondizia. Sono persone che vengono da esperienze drammatiche di immigrazione, separazioni, disagio mentale, alcolismo. Non è facile aiutarle.
Ci vuole comprensione e attenzione, professionalità e volontariato, carisma e istituzione. I problemi complessi si affrontano insieme così come l'emergenza cercando, soprattutto, di costruire risposte strutturali».

Che la strada intrapresa dall'amministrazione fosse questa si era già intuito. Così come in occasione della "Marcia per la Pace" da Perugia ad Assisi di ottobre (a cui ha preso parte una folta delegazione comunale, con il sindaco Salera e l'assessore Maccaro in prima fila) era emersa la necessità di riservare attenzione per gli ultimi.

«Cura e amore per gli ultimi!» le parole usate proprio dall'assessore Maccaro, che aveva ribadito come la pace sia possibile ma, allo stesso tempo, quanto sia necessario testimoniarla «costruendo dal basso percorsi di unità e di condivisione. Quest'anno dobbiamo avere il coraggio di vivere una "Marcia Contro".

Contro chi affama, contro chi inquina, contro chi semina paura, contro gli sfascisti di ogni risma. Necessario riprendere un percorso come movimento per la pace che nei luoghi in cui viviamo rimetta al centro dell'agenda sociale il rispetto per l'ambiente e la salute, la solidarietà come atteggiamento irrinunciabile, l'attenzione agli ultimi come priorità».

L'arrivo di una unità di strada per i senzatetto e di una rete di interventi volti al reinserimento nei circuiti d'accoglienza è una prima straordinaria risposta.