Giovane broker di Cassino prosciolto dopo tre anni.
L'inchiesta è quella dell'aprile del 2018 e porta la firma della Guardia finanza di Bologna sull'attività del Consorzio Italia Fidi (con sede a Bologna) e su una fitta rete di broker, tra cui il quarantacinquenne Claudio De Angelis nato a Formia e residente a Cassino. Nei suoi confronti il processo si è incardinato a Cassino mentre le Fiamme gialle procedevano al blocco dei conti correnti i bancari e dei beni intestati al professionista cassinate.

A oltre tre anni di distanza dai fatti, il procedimento penale pendente a Cassino è stato archiviato: a seguito delle istanze rappresentate dagli avvocati Sandro Salera e Paolo Marandola e dallo Studio Perroni, il gip di Cassino ha accolto la richiesta di archiviazione proposta dal pm e disposto la restituzione di tutte le somme di denaro sequestrate al De Angelis e alle società lui riconducibili. Le indagini svolte dai militari del nucleo di Polizia economico finanziaria lo ricordiamo partirono dallo sviluppo di mirati controlli antiriciclaggio, permettendo di ricostruire il "modus operandi" del Consorzio: secondo gli inquirenti il sistema prevedeva l'individuazione di potenziali clienti mediante pubblicità web o procacciati attraverso broker operanti sul territorio nazionale a cui poi venivano offerte garanzie fideiussorie a prezzi più vantaggiosi e senza disporre delle previste autorizzazioni e delle coperture finanziarie per far fronte alle stesse.

Alla fine per gli ignari contraenti e beneficiari, costituiti sia da soggetti privati che da enti pubblici, convinti di avere tra le mani una polizza fideiussoria, a seguito del fallimento del Consorzio si erano trovati di fronte all'impossibilità di escutere la fideiussione sottoscritta.
L'inchiesta ha visto coinvolti oltre 40 broker tra i quali il professionista di Cassino e si diramava in vari filoni.