Raid con il frullino elettrico dentro la Casa della Salute e ladri in fuga per l'arrivo di un sanitario. E' l'ennesimo episodio, tra furti e tentati furti, che si ripetono all'interno dell'ex ospedale, nel centro storico della città. Ai danni di una struttura che meriterebbe più attenzioni, ma che a tutt'oggi è priva di un vigilante e della videosorveglianza. Sicché di notte resta in balìa dei malintenzionati, come accaduto ieri. I malviventi, uno o forse più, sono penetrati nelle ore piccole nell'edificio in piazza dell'Ospizio, che anche in orario notturno è occupato dai sanitari del 118, la cui postazione ha sede al pianterreno, e dalla guardia medica, i quali non esenti da rischi, proprio perché chiunque riesce ad entrare facilmente nella struttura indifesa.
Sarebbero entrati dalla porta secondaria sul retro, armati di frullino, e si sono fermati davanti ai distributori automatici di bevande per svaligiarli. Hanno acceso l'apparecchio elettrico pensando di poter lavorare indisturbati e non sapendo forse della guardia medica al piano superiore e del 118 nei locali accanto. Hanno azionato il rumoroso attrezzo (lasciato a terra) per svaligiare la cassa dei distributori, ma sono fuggiti a mani vuote nel sentire l'avvicinarsi dei passi. E' stato richiesto l'intervento dei carabinieri. Sembra che i ladri abbiano tentato di entrare anche la notte precedente, ma qualcosa li avrebbero fatto desistere, rimandando la scorribanda alla notte dopo.
La Asl e gli amministratori dovrebbero intervenire e mettere dapprima in sicurezza la struttura e poi potenziarla piuttosto che depauperarla. Su tali episodi sono intervenuti il coordinatore di Lega Giovani Ferentino Valerio Fontecchia e il presidente di GN Ferentino Claudia Angelisanti: «Ancora un episodio delinquenziale con l'assenza di una guardia notturna nell'ex nosocomio. In due notti consecutive – tuonano sono entrati indisturbati, arrecando danni: dalla serratura forzata all'ingresso, al danneggiato dei distributori. Chiediamo all'amministrazione comunale di adoperarsi senza nascondersi dietro altri organi e di riflettere realmente su soluzioni tangibili per la sicurezza non solo dell'ex ospedale ma dell'intera città».