Il latte e i formaggi 1005 made in Lazio sono in forte pericolo. «A rischio la trasparenza e la valorizzazione del Made in Italy con la scadenza del prossimo 31 dicembre dell'obbligo di etichettatura dell'origine del latte. E penso al Lazio che insieme a Roma è tra i maggiori consumatori del latte fresco, proprio per la sua ottima qualità. In questo modo si tornerà ad ingannare i consumatori, spacciando per italiani prodotti che in realtà vengono importati dall'estero e peraltro non soggetti ai controlli cui vengono invece sottoposti latte e formaggi 100% italiani».

È il commento del presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri, che chiede una proroga dei decreti in scadenza il 31 dicembre 2021 per ottenere l'estensione dell'obbligo di etichettatura con l'indicazione dell'origine su tutti gli alimenti. Un argomento che è stato affrontato anche dal presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, in occasione dell'inaugurazione della Mostra Nazionale del Bovino da latte promossa da Anafibj nell'ambito della Fiera agricola e Zootecnica di Montichiari con il Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli.

«Ci siamo sempre battuti per garantire la trasparenza dei prodotti - prosegue Granieri - e continueremo a farlo. Non prorogare i decreti in scadenza significa cancellare quanto è stato fatto fino ad ora, per difendere i diritti dei consumatori ad essere informati sulla provenienza dei prodotti. Allo stesso modo rappresenta un danno per le aziende agroalimentari, che avevano puntato sul 100% made in Italy». Intanto sono già 1,1 milioni le firme raccolte nell'ambito dell'iniziativa dei cittadini dell'Unione Europea "Eat original! Unmask your food" promossa dalla Coldiretti, da Campagna Amica e da altre organizzazioni europee, da Solidarnosc a Fnsea, per l'estensione dell'obbligo di etichettatura con l'indicazione dell'origine su tutti gli alimenti.

«Questo dimostra quanto il tema sia percepito dai cittadini - conclude Granieri - Non procedere ad una proroga esporrebbe i consumatori a nuovi inganni da parte di chi cerca di spacciare per italiani prodotti che invece provengono dall'estero. Quello che chiediamo al Governo è di intervenire con urgenza per la proroga del decreto sul latte e i formaggi e per tutti gli altri in scadenza. Il nostro Paese è leader europeo nella qualità, ha infatti il dovere di fare da apripista nelle politiche alimentari comunitarie. La tracciabilità è fondamentale ora più che mai, a fronte delle speculazioni a cui sono esposti i nostri allevatori e produttori, che oltre a fronteggiare la crisi economica determinata dal Covid, devono anche fare i conti con l'aumento del prezzo delle materie prime».