Un lunedì mattina da cancellare per la città martire.
Una giornata come tante altre, purtroppo. Ieri migliaia di sacchetti di umido lasciati sui marciapiedi, a ridosso dei carrellati e in strada non sono stati raccolti. I cittadini hanno notato di prima mattina l'eccessiva presenza di buste di immondizia, in tanti hanno atteso ipotizzando che, a causa del maltempo, forse c'erano dei ritardi nella raccolta della frazione di umido. Alle 11 però è stato evidente a tutti che l'immondizia sarebbe rimasta accatastata lì. E nella notte tra domenica e lunedì le abbondanti piogge hanno peggiorato alcune situazioni, con secchi rovesciati o buste il cui contenuto si è riversato un po'ovunque.
Questa volta però non si può dare la colpa a cittadini incivili e ai trasgressori di turno poiché nessun avviso aveva annunciato il disservizio e così tutti hanno depositato la frazione senza porsi troppi dubbi.
Che sia stata un'emergenza improvvisa o qualche altro genere di problema, a sollevare alcune proteste sarebbero stati proprio i cittadini. Sembrerebbe inoltre che in alcune strade i rifiuti siano stati portati via.
«E una volta c'è lo sciopero, un'altra volta l'emergenza, poi un guasto improvviso, e ancora la discarica che chiude i battenti - ha tuonato un residente di via Donizetti -, intanto a pagare le spese siamo sempre noi. Si susseguono le amministrazioni, cambiano partiti, colori, casacche e politici ma le tasse arrivano sempre, aumentano e se non paghi ti trovano anche sotto i mattoni. Cosa accadrebbe se alla scadenza di una bolletta i cittadini decidessero improvvisamente di non pagare? Bisogna dare rispetto per riceverlo».
Una situazione che molti cassinati non sono più intenzionati ad accettare. I social si riempiono di foto che descrivono una città sporca e disordinata, i cittadini il grido d'allarme e chiedono interventi mirati e repentini.
«Quando non raccolgono i rifiuti bisognerebbe prendere i sacchetti e i mastelli e portarli tutti davanti al Comune, così per mettergli davanti agli occhi quello che evitano con lo sguardo quando ci passano davanti, perché la città è questa ed è impossibile non vedere quello che c'è, quello che accade» chiosa una commerciante.