Cinque ricoverati in più rispetto al giorno precedente. È questo il dato principale che emerge dal report di ieri in Ciociaria. Domenica erano 14 i pazienti Covid presso il reparto di malattie infettive dell'ospedale "Fabrizio Spaziani" di Frosinone. Ieri 19. È una fase particolarmente delicata della pandemia.

La situazione
Ieri è iniziatala settimana numero ottantanove dall'inizio dell'emergenza in provincia di Frosinone. Dal primo caso del due marzo 2020 sono trascorsi 617 giorni.
I nuovi casi sono stati 27, su un totale di 730 tamponi effettuati. Il che vuol dire un tasso di positività pari al 3,69%. Questa la mappa: 5 contagi ad Anagni, 5 Ferentino, 4 a Frosinone, 3 ad Alatri, 3 a Paliano, 2 a Sora. Poi 1 caso in ognuno di questi Comuni: Fiuggi, Patrica, Pontecorvo, Vallecorsa, Veroli. I negativizzati sono stati 20. Nessun decesso. L'andamento della settimana numero ottantotto: 19 casi il primo novembre, 8 il due, 41 il tre, 84 il quattro, 49 il cinque, 73 il sei, 68 il sette. Per un totale di 348 e una media giornaliera di 48,85. Una crescita evidente. Nell'ottantasettesima settimana era andata così: 12 casi il venticinque ottobre, 17 il ventisei, 22 il ventisette, 21 il ventotto, 29 il ventinove, 40 il trenta, 37 il trentuno. Per un totale di 178 contagi e una media di 25,42 al giorno. Mentre nell'ottantaseiesima settimana il quadro era stato il seguente: 12 casi il diciotto ottobre, 20 il diciannove, 22 il venti, 29 il ventuno, 23 il ventidue, 25 il ventitré, 23 il ventiquattro. Totale: 154 contagi. Media giornaliera di 22. Il campanello d'allarme era scattato con i 40 casi del trenta ottobre. Una cifra del genere mancava da agosto: il ventuno se ne erano registrati 42, il venticinque 60.

Il trend
Ecco le medie giornaliere delle ultime settimane: 16,28 nella sessantacinquesima settimana, 8 nella sessantaseiesima, 9,71 nella sessantasettesima, 6,28 nella sessantottesima. Poi 3,7 la sessantanovesima, 2,85 la settantesima, 2,5 nella settantunesima, 7,28 nella settantaduesima, 17,8 nella settantatreesima, 32 nella settantaquattresima, 35 nella settantacinquesima, 37,42 nella settantaseiesima e 27,4 nella settantasettesima. Nella settantottesima 29,71.
Quindi 20,71 nella settantanovesima, 16,71 nell'ottantesima, 17,42 nell'ottantunesima. E nell'ottantaduesima 17,28. Poi 23,28 nella numero ottantatré, 18,71 nell'ottantaquattresima, 16,28 nell'ottantacinquesima, 22 nell'ottantaseiesima, 25,42 nell'ottantasettesima, 48,85 nell'ottantottesima. Mai così alta negli ultimi sei mesi. Bisogna risalire a 56,43 nella settimana dal tre al nove maggio. Quindi le medie mensili dei contagi, altrettanto significative: 13,8 casi al giorno a marzo 2020,7,63 ad aprile, 0,83 a maggio, 0,46 a giugno, 0,35 a luglio, 5,16 ad agosto, 7,43 a settembre, 113,8 a ottobre, quando i nuovi casi sono stati 3.528. Poi il boom a novembre 2020, con 6.588 contagiati. Per una media di 219,66 ogni ventiquattro ore. A dicembre 3.468 contagi, per una media giornaliera di 111,87. A gennaio i contagi in totale sono stati 3.144, per una media di 101,42. A febbraio 3.526 nuovi casi, per una media giornaliera di 125,92. A marzo 2021 i contagi sono stati 6.063, per una media quotidiana di 195,58. Ad aprile 2.612 casi. Per una media di 87,06. Per quanto riguarda il mese di maggio, 1.056 nuovi casi. Per una media di 34,06 ogni ventiquattro ore. A giugno 189 casi. Per una media di 6,3 ogni ventiquattro ore. A luglio 384 casi. Per una media di 12,38 ogni ventiquattro ore. Ad agosto 982 contagi. Per una media di 31,67 ogni ventiquattro ore.
A settembre 577 contagi. Una media di 19,23 ogni ventiquattro ore. A ottobre 2021 i casi sono stati 641: media di 20,67. A novembre finora 375 casi e una media giornaliera di 46,87. Pure in tal c'è una crescita evidente rispetto agli ultimi mesi. Ma comunque nulla a che vedere con cifre e percentuali dello scorso anno.

Quindi la curva dei decessi: 25 morti per Covid a marzo 2020, 23 ad aprile, 2 a maggio, 8 a giugno, poi 0 sia a luglio che ad agosto, 1 a settembre, 9 ad ottobre.
Poi l'impennata: 100 a novembre, 98 a dicembre, 73 a gennaio 2021, 73 a febbraio, 100 a marzo, 103 ad aprile. Poi: 34 a maggio, 5 a giugno, 1 a luglio. Nel mese di agosto 4 vittime. A settembre 1 decesso. A ottobre 2021 i decessi per Covid sono stati 2. A novembre zero decessi fino a questo momento. Risale l'incidenza di nuovi casi settimanali ogni 100.000 abitanti in Ciociaria: 73,37. Gli attualmente positivi sono 397: 19 ricoverati in ospedale, 378 in isolamento domiciliare. I guariti sono 33.025, il 93,57% di coloro che hanno contratto il virus.

Parla la D'Alessandro
Ieri Pierpaola D'Alessandro, direttore generale della Asl, ha ricevuto la terza dose di vaccino. Nell'hub di Stellantis a Piedimonte San Germano. Da dove è stata intervistata nel corso del programma Tagadà, in onda su La7. Rileva Pierpaola D'Alessandro: «Come pubblicato sulla rivista "Lancet", a sei mesi dalla seconda dose, il vaccino Comirnaty (ndr: Pfizer) è ancora in grado di evitare il ricovero nel 93% circa dei casi. La vaccinazione riesce a ridurre la trasmissione virale anche se la persona risulta positiva al Covid.
Una dimostrazione di come la vaccinazione può proteggere le famiglie, compresi i bambini, che non possono ancora ricevere il vaccino. Questa è la realtà».
Poi aggiunge la manager: «Ciò non deve indurre a facili entusiasmi in quanto il rischio non si azzera e la variante Delta, responsabile della maggior parte dei casi attuali, ha una maggiore contagiosità. Bisogna usare sempre la mascherina, osservare il distanziamento e igienizzare le mani». Argomenta quindi il direttore generale della Asl: «Stiamo assistendo a un netto incremento dei ricoveri ospedalieri. Dai dati che abbiamo, registriamo che circa il 60% sono persone vaccinate con molte comorbidità, come obesità severa, ipertensione, malattie ematologiche. Il 40% dei ricoverati sono persone non vaccinate. Dei vaccinati solo il 2% ha necessità di ossigeno-terapia a basse dosi, poiché presentano un quadro di polmonite lieve, moderata. Il resto dei ricoverati vaccinati hanno condizioni respiratorie buone, alcuni hanno effettuato terapia monoclonale da ricoverati (indicazioni Aifa).
La combinazione del vaccino associato alle terapie monoclonali ha impedito ai vaccinati di andare in terapia intensiva o subintensiva. Dal mese di settembre ad oggi, solo 6 pazienti non vaccinati con polmonite e progressivo peggioramento clinico della patologia sono stati trasferiti in terapia sub intensiva. La conclusione a cui arriviamo è che: 1) i vaccini proteggono per circa l'80% dai ricoveri. Soprattutto proteggono per circa il 95-97% dai ricoveri in terapia Intensiva; 2) il combinato disposto tra la vaccinazione e la terapia con gli anticorpi monoclonali dà ulteriore protezione, contrastando la malattia e favorendo un ridotto decorso, con guarigioni più precoci».

I numeri della profilassi
In provincia di Frosinone il totale dei vaccinati è di 383.176: 60.306 con una dose, 322.870 con due.
Le terze dosi somministrate hanno superato quota 13.000. La percentuale di copertura è dell'83,6%.
Per quanto riguarda il Lazio, l'assessore regionale alla sanità Alessio D'Amato ha detto: «L'87% della popolazione over 12 anni ha completato il ciclo vaccinale. È necessario, trascorsi i 180 giorni, procedere alla dose di richiamo per gli over 60.
Per chi ha fatto il vaccino Johnson & Johnson si procede a prescindere dall'età, trascorsi i 180 giorni senza aspettare la scadenza del green pass. Si può accedere anche senza prenotazione agli hub vaccinali. Terza dose: attiva la prenotazione per le dosi di richiamo rivolta ai vaccinati all'estero con vaccini non autorizzati da Ema (Sputnik, Sinovac). Ci si può recare presso gli hub vaccinali anche senza prenotazione con la tessera sanitaria». Le somministrazione di dosi vaccinali nel Lazio sono aumentate del 22% rispetto a domenica scorsa. In prevalenza terze dosi. Quindi il capitolo della vaccinazione antinfluenzale: nella regione superato il mezzo milione di dosi effettuate. E da oggi sarà possibile ricevere la somministrazione anche nelle farmacie, con prevalenza per la classe di età 60-65 anni.

Il bollettino
Ieri in Italia 4.197 nuovi casi di Coronavirus in Italia (domenica erano stati 5.822). Sale così a 4.812.594 il numero di persone che hanno contratto il virus dall'inizio dell'epidemia. I decessi sono stati 38 (il giorno precedente erano stati 26), per un totale di 132.423 vittime da febbraio 2020. Mentre il tasso di positività è a 1,7%. Nel Lazio 449 nuovi casi: 248 in meno rispetto a domenica. I decessi sono stati 12, più 10 con riferimento alle ventiquattro ore precedenti. Rileva Alessio D'Amato: «Il dato comprende un recupero di ritardate notifiche». Il tasso di positività nel Lazio è all'1,6%