Venerdì pomeriggio una dolce anziana è stata derubata. Con l'inganno dei malviventi sono riusciti a portarle via denaro e Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Cassino e della locale sottosezione della Stradale, grazie a un eccezionale lavoro di squadra, sono riusciti a rintracciare e arrestare la coppia di truffatori che poco prima avevano raggirato l'anziana.

Il modus operandi
Lo stratagemma utilizzato è sempre quello della telefonata da parte del finto nipote che chiede alla nonna di ritirare un plico per suo conto e di pagare una somma di denaro per evitargli brutti guai. I due, un uomo e una donna provenienti da Napoli, dopo essersi fermati in un bar, utilizzandole pagine bianche, hanno fatto una serie di telefonate, fino a che non sono riusciti a convincere una povera ottantenne che l'interlocutore al telefono fosse il nipote e che di lì a poco sarebbe giunta a casa dell'anziana una postina con un plico indirizzato a lui, per il rilascio del quale la donna avrebbe dovuto pagare la somma di 2.000 euro per evitargli dei guai con la giustizia. L'anziana al telefono ha risposto che non era in possesso di tutto il denaro richiesto e il finto nipote l'ha convinta a consegnare, oltre ai 200 euro di cui disponeva al momento, anche degli oggetti in oro.

Consegnate anche le fedi
Dopo qualche minuto i due furfanti, a bordo di una Panda grigia, appositamente noleggiata, hanno raggiunto la casa dell'anziana. La giovane ha bussato alla porta della signora e ha preso i 200 euro, alcune catenine d'oro e perfino le due fedi nuziali. La finta postina si è dileguata immediatamente e solo allora la poverina, aprendo la busta che conteneva solo fogli bianchi, ha compreso di essere stata truffata e subito ha chiamato la Polizia.

L'intervento della Polizia
Gli agenti del Commissariato sono arrivati immediatamente a casa della signora che, nonostante l'agitazione, è riuscita a fornire una descrizione della truffatrice, una donna giovane con i capelli biondi in abiti scuri, alla quale aveva consegnato il denaro e i gioielli. È stata diramata una nota di ricerche dei truffatori a tutte le pattuglie presenti sul territorio, anche a quelle in servizio in autostrada. Proprio in autostrada gli agenti sono riusciti a rintracciare la coppia di malviventi, che a seguito di una serie di approfonditi accertamenti sono stati identificati come gli autori della truffa perpetrata poco prima ai danni dell'anziana signora.

La confessione
L'uomo, un trentasettenne residente a Napoli, messo alle strette, ha confessato di essere l'autore della truffa appena consumata insieme a sua cugina, una ventottenne residente pure lei nel capoluogo partenopeo, permettendo di recuperare anche il denaro, i gioielli e le fedi che la malfattrice aveva nascosto nelle scarpe. I due sono stati arrestati e, su disposizione del Pm di turno della Procura di Santa Maria Capua Vetere, sono stati posti agli arresti domiciliari. Il bottino riconsegnato Gli agenti del Commissariato di hanno quindi potuto restituire immediatamente la refurtiva all'anziana che li ha ringraziati per averle restituito quegli oggetti che le avevano sottratto con l'inganno, ma soprattutto le sue fedi nuziali, per lei molto più preziose per il loro valore simbolico.