«Sono convinta, conoscendo mio marito, che non è possibile che si sia ucciso. Lui è stato a Cassino e forse ha detto qualcosa che non doveva dire». La moglie di Santino Tuzi, Teresa Lupo, ne è convinta dopo questi lunghi 13 anni.

Ne parla al presente, racconta di quei «27 anni, 4 mesi e 4 giorni di vita insieme» con naturalezza. Per lei ascoltata ieri nel processo Mollicone suo marito era sereno, non avrebbe mai fatto un gesto insano. «Negli ultimi giorni non notai nulla: sempre calmo, tranquillo, come lo avevo conosciuto».

La moglie del brigadiere che per primo indicò la presenza di Serena in caserma racconta del loro rapporto, del fatto che Santino non raccontasse nulla a casa, perché «era un segreto professionale». «Non mi parlò mai della scomparsa di Serena, che conoscevamo. Lo abbiamo saputo dalla televisione» aggiunge. «Lui disse solo che era scomparsa una ragazza».

La signora Lupo non sa neppure i motivi dello spostamento di Tuzi nella caserma di Fontana Liri né della sua convocazione a Cassino. «Il 9 aprile va in tribunale ma io non lo sapevo. Mi chiama tardi e mi dice di non aspettarlo per cena perché era lì. Non torna. Mi addormento, mi sveglio nel cuore della notte e vedo che dorme». Nelle ore successive, racconta ancora la signora Lupo, tutto regolare. Poi quella chiamata improvvisa...Continua...

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