È stato raggiunto l'accordo definitivo tra gli albergatori di Fiuggi. Un protocollo d'intesa, un "patto d'onore" non vincolante che andrà a disciplinare le tariffe in materia di ricettività alberghiera negli hotel a 3 e 4 stelle. A determinare i parametri su cui si articolerà il nuovo tariffario è stata l'apposita commissione interna nominata a seguito degli incontri che si erano tenuti nei mesi scorsi tra i diretti interessati. Fino ad arrivare alla stesura di un nuovo prezzario rivolto alle diverse tipologie di clientela (italiani, gruppi organizzati, convegni, turisti stranieri).

Con tariffe che vanno dai 18 euro in B&B a salire fino a 75 euro a persona in camera doppia su due giorni.
Ovviamente potranno essere applicate tariffe superiori negli hotel provvisti di centri benessere o altri sulla scorta dei servizi aggiuntivi offerti alla loro clientela.
Un bel segnale e un risultato che soltanto qualche mese fa non poteva essere dato per scontato.
Segno evidente che tra gli albergatori di Fiuggi, dopo anni di tentativi andati a vuoto, si è giunti alla determinazione che "fare sistema" è di gran lunga la soluzione migliore, nei loro stessi interessi. 

Comprensibilmente soddisfatto il presidente di Federalberghi Fiuggi e Provincia di Frosinone, Bruno Della Morte, che così ha commentato l'intesa raggiunta: «Le nuove tariffe sono state formulate tenendo conto degli aumenti esponenziali dei costi energetici, dell'acqua e delle derrate alimentari. In considerazione anche delle recenti circolari ministeriali che regolamentano gli ingressi in Italia dei turisti stranieri, coreani compresi.

Era importante per la ripartenza post lockdown – chiude Morte – dare un segnale forte e di unità che sta anche a dimostrare che la nostra categoria non vuole essere più preda di quelle speculazioni sui prezzi che creavano profitti esclusivamente alle agenzie di viaggio». Non c'è ombra di dubbio. L'intesa raggiunta tra albergatori costituisce un punto fermo al rialzo che in prospettiva potrà portare soltanto del bene all'economia fiuggina, in primis ai diretti interessati. Con la speranza che questa volta il "patto d'onore" tenga perché rispettato da tutti.