Operazione "Pesce giallo" sulle mazzette per facilitare le pratiche all'Agenzia delle entrate di Frosinone.
Ieri l'udienza dal gup e la costituzione di parte civile dell'Agenzia delle entrate con l'Avvocatura di Stato.

Accolte le richieste di patteggiamento di Antonio Muscedere 59 anni di Sora, di Andrea Cristini 53 anni di Alatri, di Mario Ardovini 60 anni di Ceccano e di Luigi Turriziani 52 anni di Frosinone. Mario Giannitelli 67 anni e Fulvio Gabrielli 59 anni di Aquino hanno optato per il rito abbreviato. Tutti gli altri hanno scelto l'ordinario.
Il dipendente dell'Agenzia Domenico Carnevale, 52 anni, di Pico, ma residente a Frosinone, ha scelto il rito ordinario sostenendo che in realtà non ci sarebbe stata concussione nei confronti di nessuno ma solo aiuti a professionisti che chiedevano sostegno da parte dell'Agenzia.

Per la discussione l'udienza è stata rinviata al 18 marzo, mentre chi ha optato per l'ordinario comparirà davanti al giudice il prossimo 19 novembre. Difficoltà inesistenti per far passare una pratica. Difficoltà che sparivano se il professionista di turno era pronto ad elargire qualcosa. Ruota tutto intorno alla possibilità di far arenare delle pratiche portate all'ex ufficio del catasto, l'inchiesta condotta dalla procura di Frosinone.

Per l'inchiesta Pesce giallo sono ipotizzati i reati di abuso d'ufficio truffa e per alcuni dipendenti la concussione. Le parti offese sono 34 tra cui la stessa Agenzia delle entrate e il ministero dell'Economia oltre a privati e professionisti che si rivolgevano all'ufficio.

In base alla ricostruzione della procura, agli utenti privati e professionisti interessati a portare avanti le pratiche erano rappresentate difficoltà inesistenti.
Difficoltà aggirabili se si era disposti a mettersi le mani in tasca: a volte secondo le risultanze investigative degli uomini dell'Arma bastavano dieci euro, altre, invece, le vittime sarebbero state costrette a pagare, anche cifre importanti. E una di queste vittime veniva definita da uno degli imputati "pesce giallo". Da qui il nome dato all'operazione.

Una volta partita l'inchiesta, i vertici dell'Agenzia delle entrate hanno offerto una piena collaborazione ai carabinieri. L'indagine coordinata dal sostituto procuratore Adolfo Coletta, a novembre del 2019, portò ai domiciliari il responsabile dell'unità servizi catastali in front office Andrea Cristini, i dipendenti Domenico Carnevale e Carlo Mastroianni. Tra i 35 imputati, c'è un quarto dipendente dell'ufficio, Mario Giannitelli. Gli altri sono venti geometri, quattro agenti immobiliari e utenti.
Le parti offese 34, l'Agenzia delle entrate e il ministero dell'Economia, privati e professionisti.

Nel collegio difensivo gli avvocati Nicola Ottaviani, Angelo Testa, Tony Ceccarelli, Armando Pagliei, Massimo Meleo, Massimo Cocco, Giampiero Vellucci, Vincenzo Galassi, Christian Alviani, Antonio Ceccani, Paolo Marandola, Antonio Visocchi, Silvia Latini, Marco Maietta, Laura Vaccaro, Alessandro Caldaroni, Danilo Iafrate, Antonio Natalizia, Francesca Di Castro, Lorenzo Di Stefano, Renato Rea, Andreina Ciotoli, Marco Diana, Alfredo Sica, Rosario Grieco e Sonia Sirizzotti.