Oggi e domani nella Valle del Giovenco un weekend con l'orso. L'iniziativa, organizzata dall'associazione "PercOrsi Perduti" con il contributo del Parco, mira a prendersi cura dei vecchi alberi da frutta ormai abbandonati e a piantarne di nuovi, ovviamente in contesti lontani dai centri abitati.

Zappare, potare e lavorare ai frutteti, diventa un modo diverso e inusuale per vivere la Natura del Parco, parlando di orsi e convivenza. Per i 100 anni del Parco, l'associazione "PercOrsi Perduti" pianterà 100 alberi da frutto, principalmente prugne, mele e pere autoctone.
Con loro ci saranno molte altre associazioni per la tutela dell'orso.

Il delegato regionale Anuu ai rapporti istituzionali del mondo ambientale, agricolo e venatorio, Renato Antonucci, impossibilitato a partecipare desidera esprimere «la mia vicinanza agli organizzatori di manifestazioni così importanti, cosa che io vado ripetendo da anni: portare frutta e verdure in alta montagna e piantare alberi di frutta (mele, pere, prugne e cotogne) per evitare che orsi e cinghiali scendano a valle onde evitare incidenti con gravi danni alle persone, a loro stessi, ed evitare di provocare la distruzione del sistema floro faunistico e di interi campi coltivati. Orsi e cinghiali non scendono a valle con i propri piccoli per farli divertire lungo le strade ma bensì perché spinti dalla fame».

Di nuovo l'appello agli enti competenti «per la risoluzione del grave problema del soprannumero dei cinghiali che solo negli ultimi dieci giorni in Provincia di Frosinone hanno causato feriti».