Conferme ufficiali non ce ne sono, ma neppure smentite. Significa che il cerchio attorno alla vera identità del ladro ucciso da Sandro Fiorelli lunedì sera nella sua villetta di via Decime si è chiuso.

La vittima della fucilata sparata dal tabaccaio è Xheleshi Arber, 38 anni, di nazionalità albanese. Come pure albanesi si sospetta che siano i componenti della banda che ha assaltato casa Fiorelli per svaligiarla. La pista principale seguita dagli inquirenti sarebbe proprio questa. Decisive per l'identificazione della vittima le impronte digitali e le foto segnaletiche schedate negli archivi delle forze dell'ordine. Dunque l'uomo aveva precedenti penali. Addosso, insieme a un walkie-talkie, gli era stata trovata una patente europea rilasciata in Romania, risultata poi falsa: nome e dati anagrafici di un ignaro cittadino romeno residente in Svezia e foto del ladro ucciso, un espediente per superare eventuali controlli stradali.

La vittima è stata riconosciuta da due suoi parenti, una cugina e uno zio, che risiedono nel Nord Italia e che hanno nominato un avvocato di fiducia campano. Tuttavia i familiari non hanno incaricato un consulente di parte per seguire l'autopsia eseguita giovedì pomeriggio all'ospedale di Cassino dal medicolegale Vincenzo Caruso, cosa che invece ha fatto il dottor Augusto Canali su incarico dell'avvocato Sandro De Gasperis, difensore di Fiorelli. Quest'ultimo resta indagato per il reato di eccesso colposo in legittima difesa.

Il riserbo imposto sull'inchiesta dal pm della procura di Cassino Marina Marra è massimo nel tentativo di catturare l'intera banda di malviventi, forse la stessa che ha scorrazzato nella zona del Sorano i giorni precedenti alla tragedia di Santopadre. Tuttavia si è appreso che dal tavolo settorio sarebbero giunte indicazioni che confermerebbero la versione subito fornita da Fiorelli agli inquirenti: cioè che il tabaccaio ha premuto il grilletto del suo fucile da caccia calibro 22 quando il ladro gli ha puntato contro la pistola, risultata poi una scacciacani. La perizia del medico legale dovrà essere consegnata in procura entro tre mesi.

Le indagini affidate alla compagnia dei carabinieri di Sora e coordinate dal comando provinciale dell'Arma sarebbero indirizzate in Campania, dove l'albanese ucciso viveva pur senza una residenza formale.
Intanto la tabaccheria della famiglia Fiorelli è rimasta chiusa anche ieri. Sandro e suo figlio, che quella sera era con lui, sono ancora molto provati. E come ha più volte ribadito il sindaco Giampiero Forte, non vogliono alimentare la spettacolarizzazione della tragedia.