Circa centomila euro di somme indebitamente percepite da ex dipendenti comunali saranno recuperate attraverso un'azione legale. È quanto deciso dalla giunta comunale del sindaco Anselmo Rotondo che nei giorni scorsi ha deliberato l'apposito incarico con cui dare il via a tutta la procedura.
La vicenda inizia nel 2010 quando il Comune di Pontecorvo fu oggetto di una verifica ispettiva amministrativo-contabile da parte del ministero dell'Economia e delle Finanze. A seguito di quell'ispezione emerse che ci furono somme indebitamente percepite da parte di ex dipendenti comunali. Per questo motivo la giunta comunale dell'epoca diede mandato per l'avvio delle procedure di recupero. Atto che venne avallato e confermato anche dal commissario prefettizio, che fu nominato dopo la caduta dell'amministrazione, con conferimento di incarico legale.
In quella prima fase, come si spiega nella delibera assunta dalla giunta Rotondo, venne conferito incarico legale per il «recupero delle somme rilevate in sede di ispezione e di conseguente istruttoria dell'ufficio per tre posizioni relative a dipendenti che non risultavano più in servizio presso questo Comune, per quiescenza o per trasferimento presso altre amministrazioni che hanno avuto un esito positivo in favore del Comune».
Al contrario per i dipendenti che erano all'epoca si tentò un recupero in forma bonaria che, però, è risultato col tempo infruttuoso. Ad oggi, come sottolineato dalla giunta, i soggetti interessati dai procedimenti di recupero derivante da indebito oggettivo «non hanno proceduto spontaneamente al pagamento delle somme né tantomeno hanno manifestato la propria volontà in tal senso». Per questo motivo è stata evidenziata la necessità di dare «tempestiva attuazione al recupero delle somme indicate dal Dipartimento della Ragioneria generale a seguito della verifica ispettiva, nonché di quelle rilevate d'ufficio in sede di istruttoria, nel supremo interesse pubblico».
Questo perché si è «ritenuto necessario agire a tutela degli interessi dell'Ente, in quanto il mancato adempimento nei confronti dell'amministrazione creditrice si traduce nell'obbligo giuridico per quest'ultima di recuperare anche coattivamente le somme». Per tutte queste ragioni la giunta comunale ha deciso di conferire incarico legale all'avvocato Daniele Mariani al fine di «attivare e porre in essere tutti gli atti giudiziali ed extragiudiziali necessari per recuperare, anche coattivamente a mezzo di procedure esecutive». Somme che, secondo le stime, ammonterebbero a circa centomila euro.