Dovrà comparire davanti alla Corte d'Appello il prossimo 22 novembre per stalking nei confronti dell'ex moglie un trentottenne di Fiuggi. Il tribunale monocratico di Frosinone lo ha dichiarato colpevole condannandolo alla pena di un anno di reclusione oltre alle spese processuali. Una storia boccaccesca. Lui finisce in carcere nel 2016 per due anni e la moglie lo lascia per il fratello. Una vicenda che l'uomo non ha mai gradito e che prima gli è costata una denuncia per stalking e poi un arresto per aver violato la prescrizione impostagli di non avvicinarsi alla donna.

L'uomo, stando alle accuse, già quando era detenuto aveva capito tutto e aveva minacciato la nuova coppia. Una volta ritrovata la libertà, il gip del tribunale di Frosinone aveva stabilito il divieto di avvicinarsi alla consorte. Questo sulla base di una denuncia presentata dalla stessa che lamentava atti persecutori commessi ai suoi danni.

Il trentottenne è difeso dall'avvocato Antonio Ceccani che ha presentato appello sottolineando che la «pena comminata risulta essere eccessivamente alta, poiché il giudice non ha tenuto conto tout court di alcune circostanze fondamentali ai fini dell'applicazione della pena. Il giudice di primo grado avrebbe dovuto valorizzare maggiormente l'aspetto del degrado sociale in cui si è consumata la vicenda, ovvero la relazione fedifraga che la causato la reazione dell'uomo».