All'età di 99 anni, ci ha lasciati Pasqualina Perrella, l'ultima delle "ragazze dell'anagrafe" del Comune di San Donato, protagoniste della falsificazione di documenti per salvare gli ebrei internati in paese durante l'occupazione tedesca. 

«Il Comune di San Donato Val di Comino condivide il dolore e si stringe alla famiglia - dice il sindaco Enrico Pittiglio - La nostra comunità ricorderà l'eroismo di Pasqualina Perrella e degli altri impiegati dell'anagrafe realizzando il "Museo del Novecento e della Shoah. In loro ricordo è stato previsto il ripristino della stanza in cui lavoravano, ricostruendola e arricchendola di documenti e pannelli esplicativi».

La copertura offerta agli ebrei fu opera del personale dell'anagrafe: Carmela Cardarelli, Rosaria De Rubeis, Maddalena Mazzola, Pasqualina Perrella e Donato Coletti. Il 6 aprile 1944 Pasqualina venne prelevata dai tedeschi e interrogata. Riconosciuta colpevole delle falsificazioni, fu condotta nel camion dove erano stipati gli ebrei arrestati. La fortuna volle che nel camion non ci fosse posto e Pasqualina rimase a terra, scampando così alla deportazione ad Auschwitz».