Un cane avvelenato da ignoti assassini che non ce l'ha fatta; un altro su cui probabilmente gli stessi autori del misfatto si sono accaniti che, fortunatamente, è sopravvissuto alla loro barbarie. Il proprietario dei due poveri "Fido", Luca Maura, attualmente lontano dalla città per motivi di lavoro, è stato avvisato del drammatico scenario che si è presentato davanti agli occhi di un vicino di casa. Il vicino, infatti, uscito per fare attività fisica quando ha trovato uno dei cani riverso in una pozza di sangue, privo di sensi e immerso in una sostanza dal colore bluastro che l'esame del veterinario ha poi rivelato essere un repellente per lumache.

Oltre all'avvelenamento il cane, all'esame del veterinario, mostrava segni di percosse e violenze, con un grave trauma cranico. La radiografia effettuata dal medico ha mostrato anche, all'interno dell'animale, un piombino di metallo, probabilmente sparato da un fucile ad aria compressa. Dunque, una serie di atroci violenze nei confronti di un animale indifeso. A parlare è lo stesso Luca Maura, padrone dell'animale: «Non mi trovavo in Italia al momento dell'accaduto. Il 19 ottobre mi è già stato avvelenato un cagnolino che non ce l'ha fatta. Lo scorso 22 ottobre, a stretto giro, è successo quest'altro fatto. Il cane è stato rinvenuto verso le 8,30 del mattino in condizioni critiche. È stato portato subito dal veterinario ma oltre all'avvelenamento era stato sicuramente preso a bastonate. Dopo due giorni di prognosi riservata per fortuna è riuscito a salvarsi».

Maura: «Il mio cane ancora si trova in clinica ma dovrebbe farcela. Nella zona dove abito erano presenti anche dei randagi, da circa due anni. Mi è stato confermato che, più o meno in concomitanza con questo avvelenamento sarebbero spariti anche questi cani dalle vicinanze. Ho già provveduto a segnalare il fatto alla Polizia locale ed appena tornerò a Ceccano sporgerò denuncia contro ignoti per il fatto. Un atto crudele e spregevole, messo in atto con disumana violenza»