Il ferentinate Giorgio Capaci, esperto di effetti visivi, è l'amministratore delegato della Invisible Cities Srl, startup emergente che farà parlare molto di sé, costituita da Arsenale 23 e Linkem. La nuova società, nata per proiettare la divulgazione nel futuro, ha sede legale e amministrativa proprio a Ferentino. Grazie ad un autobus, il Vr Bus 5G in prima sperimentazione a Roma, si potrà viaggiare nella capitale alla scoperta delle meraviglie della Roma imperiale mediante ricostruzione in 3D.

Il bus turistico è completamente elettrico e dispone di monitor 4K trasparenti sovrapposti ai finestrini, che permettono di passare dallo scenario reale alla realtà virtuale, cosicché i turisti e i viaggiatori possono confrontare le bellezze di oggi con quelle del passato.
Il brevetto originale è depositato dalla Invisible Cities e fa già gola a diverse grandi società del settore a livello mondiale. A bordo del Vr Bus 5G ci si potrà immergere nella Roma antica.

Per fare un esempio, transitando accanto al Colosseo attraverso i finestrini i viaggiatori avranno la possibilità di vedere le scene di oggi e quelle del passato, le persone viaggiano nel tempo vivendo momenti di un'altra epoca. Il progetto in questi giorni è stato presentato al Mia (Mercato internazionale audiovisivo – Anica) di Roma. L'innovativa startup conta meno di 10 dipendenti, fra cui appunto Giorgio Capaci esperto di effetti visivi e collaboratore di Piero e Alberto Angela in Rai.

«L'idea del Vr Bus – spiega Capaci, che ha ricevuto le congratulazioni anche dal sindaco di Ferentino Antonio Pompeo e dal presidente del consiglio comunale Claudio Pizzotti - nasce all'interno del laboratorio creativo Arsenale 23 grazie a Ernesto Faraco e Antonio Maccario, che hanno messo insieme le migliori menti nel settore della realtà virtuale. Oggi il progetto si è evoluto e siamo una startup innovativa che gode della preziosa partecipazione di Linkem. Questo progetto, come i grandi progetti, è nato in un garage di pullman, il merito va sicuramente agli amici e visionari Lorenzo Raffi, Augusto Angeletti Latini, Giorgio Lattavo, Simone Passacantilli, Antonio Pelosi».