Sversamenti e odori nauseabondi nella zona industriale. Oggi pomeriggio le diverse anime ambientaliste del territorio si sono date appuntamento in piazza De Gasperi per un sit-in di protesta dal forte titolo "Basta morire di disastri ambientali".

Non la prima: già nel marzo 2018 gli attivisti si erano dati appuntamento davanti al palazzo di giustizia.
«La manifestazione ora è inevitabile per rendere evidente la necessità, oramai improcrastinabile, da parte delle istituzioni interessate, di farsi carico immediatamente del problema e di dare risposte concrete» fanno sapere i rappresentanti del Coordinamento ambientale del Cassinate. Che invitano tutti a partecipare.

La questione non è nuova. Gli ambientalisti di recente avevano anche sollecitato un incontro formale con il dottor Ignazio Portelli per un confronto sulla situazione e inviato pure una pec al sindaco Salera per convocare un tavolo tecnico con le autorità competenti: tanti gli aspetti da chiarire.

La situazione è molto delicata, con un'inchiesta della procura ancora in corso da una parte e l'esigenza dei cittadini di non abbassare la guardia, dall'altra. La questione giudiziaria, con l'operazione "Acqua Nera", ha portato al sequestro del depuratore consortile e all'esecuzione di diversi provvedimenti alcuni revocati o sostituiti nei confronti dei vertici dell'AeA, la società che gestisce gli impianti.

Non meno importante, quella indissolubilmente legata alle proteste dei cittadini, alle richieste dei residenti della zona industriale, alle polemiche (decennali) degli ambientalisti. Proprio il Coordinamento ambientale del Cassinate ora ha chiamato tutti a raccolta, per manifestare in modo pacifico ma fermo il proprio dissenso rispetto all'assenza di risposte e soluzioni.

Ecco il significato della manifestazione indetta alle 16 di oggi in centro a Cassino: una forte presa di posizione. I residenti e gli ambientalisti compatti tornano a lanciare l'sos.