Era geloso della compagna. Ossessionato dal pensiero di una possibile relazione della donna con un altro uomo. È così è iniziato un vero è proprio incubo per la vittima. Continue le minacce, gli insulti, le botte, durate per anni. Anche davanti ai figli piccoli. Tant'è che uno di loro a volte ripeteva le parole denigratorie pronunciate dal padre verso la madre. Madre, insieme ai figli, costretta a rifugiarsi in una struttura protetta. Ma anche lì l'uomo è riuscito a trovarla. Arrestato dalla polizia a Roma. Ora è agli arresti domiciliari a Ferentino dove risiede. Cinquantaseienne accusato di maltrattamenti in famiglia e stalking. L'uomo è difeso dall'avvocato Mario Cellitti.

I fatti
Tutto nasce dall'ossessione dell'uomo verso la compagna. Era geloso. Il pensiero di un eventuale, ma inesistente, uomo nella vita della donna, ha fatto sprigionare in lui, stando alle accuse, una violenza e una sopraffazione nei confronti della compagna, madre dei suoi figli. Aggressioni fisiche e verbali di cui la donna è stata vittima fino a pochi mesi fa. Poi la fuga in una struttura protetta. Ma non è bastato. La donna mentre era nella casa protetta ha ricevuto la telefonata anonima di una persona, la quale ha sostenuto di essere il datore di lavoro dell'ormai ex compagno.

Ha riferito che l'uomo avrebbe intrapreso un percorso per disintossicarsi dall'alcol e che aveva intenzione di recuperare il rapporto con i figli e dare loro sostegno economico. A settembre scorso il cinquantaseienne è arrivato addirittura a telefonare direttamente alla struttura dove era ospitata la donna, riferendo di sapere che la stessa il giorno successivo sarebbe andata al mare e mettendo in guardia l'operatore sul comportamento dell'ex che anche in quel caso è stata insultata.

Quella telefonata ha subito allarmato l'équipe che aveva attivato tutte le procedure per gestire in maniera sicura e riservata tutto l'iter. Alcuni operatori avevano notato vari accessi da altri dispositivi e la creazione di una mail di recupero. Ma non è finita qui. Qualche giorno dopo l'uomo è stato avvistato da un operatore nei pressi della struttura e il giorno successivo ha telefonato riferendo al centralinista che sarebbero stati "vicini di casa" con la donna perché "mi sto disintossicando dietro casa vostra". Sono poi seguiti altri avvistamenti vicino alla casa protetta e anche da parte di alcuni familiari della vittima. Il cinquantaseienne è stato arrestato e l'altro ieri c'è stato l'interrogatorio di garanzia a Roma. Per lui disposti i domiciliari nella città gigliata.