Prosegue, seppur lenta, la risalita dei contagi in Ciociaria. Ieri 25 casi, 2 in più da venerdì, e 8 in più rispetto allo scorso sabato. Nel bollettino ci sono 23 negativizzati, nessun decesso, mentre i ricoverati aumentano da 5 a 6. In decisa contrazione, rispetto a sabato scorso, il numero dei tamponi eseguiti che passano da 1.059 a 626.
La giornata
I nuovi 25 positivi provengono da 16 centri differenti. Alatri, Fumone e Sora i comuni con più casi, 3. A seguire Arnara, Frosinone e Monte San Giovanni Campano 2, Amaseno, Anagni, Arpino, Casalvieri, Ceccano, Colfelice, Ferentino, Isola del Liri, San Giorgio a Liri e Serrone 1.

In questa settimana i positivi sono 131 e sono già più di quelli della precedente (114), pari a quelli del periodo 4-11 ottobre e, attualmente, inferiori ai 163 dei giorni 27 settembre-3 ottobre. La media giornaliera è di 21,83. A sabato scorso era di 15, per cui l'incremento è del 45,55%. Rispetto al periodo 4-9 ottobre, invece, la differenza è di 24 casi per un più 22,42%. Dal 27 settembre al 2 ottobre i positivi erano 150 e dunque da allora il calo è del 12,66%. Non a caso, con 163 casi totali, la settimana a cavallo tra fine settembre e inizio ottobre è stata la peggiore, per numero di contagi, dai 208 del periodo 23-29 agosto.

A ottobre in Ciociaria si contano 440 positivi a una media di 19,13, in linea con il dato di settembre, archiviato con 577 a una media di 19,23. Con agosto la differenza resta marcata se si considera che allora gli infettati erano stati 982 a 31,67 di media. Media che resta la peggiore degli ultimi mesi, seconda solo ai 34,22 di maggio.
Sempre a ottobre i casi sono 46 a Frosinone, 42 a Ceccano, 31 ad Amaseno, 29 a Veroli, 24 ad Alatri, 23 ad Anagni, 21 a Isola del Liri e 18 a Cassino e Ferentino. Negli ultimi sette giorni se ne contano 20 a Frosinone e Ceccano, 15 ad Amaseno, 13 a Isola del Lirin e 10 a Sora.

Gli indicatori
Prosegue la corsa al rialzo dell'incidenza per 100.000 abitanti a sette giorni e del tasso di positività. La prima per il terzo giorno di seguito è oltre quota trenta, a 32,49. Non era così alta dal 34,59 del 4 ottobre. Allora furono cinque le giornate con un valore superiore a trenta, dal 30 settembre 4 ottobre.
Il tasso di positività, invece, sfiora il 4%. Ieri era a 3,99% contro il 3,43% del giorno prima e il 3,08% del 21 ottobre. In questa settimana la media è al 3,07% contro il 2,25% della precedente, sui livelli di quella prima ancora, che era a 3,09. A inizio ottobre, era a 3,33%.

Guariti e malati
Sono 23 i nuovi guariti dal Covid. Per la terza volta in quattro giorni sono più di venti. I ricoverati passano da 5 a 6.
I tamponi
Frena il numero dei test eseguiti, ieri 626 contro i 670 dell'altro ieri, i 941 di giovedì e, soprattutto, i 1.010 di mercoledì. In calo anche rispetto a sabato scorso quando furono 1.059. Il dato settimanale si mantiene sugli stessi livelli della passata settimana, 4.539 contro 4.567. Da quando il green pass è obbligatorio per andare al lavoro ne sono stati effettuati 7.081, ovvero 786 al giorno. Basti pensare che nella settimana tra il 4 e il 10 ottobre il totale die tamponi erano stato di 4.174, quindi 596 al giorno. Rispetto a questo dato l'incremento è del 31,87%. Nella settima 15-21 ottobre, secondo il report Asl sono stati somministrati 6.949 vaccini. Ritmo costante visto che nella precedente settimana erano stati 6.978 i vaccinati.

I decessi
Anche ieri la Ciociaria non ha registrato vittime. In questa settimana sono stati conteggiati due morti. Nel report sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi a Sars-CoV-2 in Italia, aggiornato al 5 ottobre, dell'Istituto superiore di sanità emerge che due vittime su tre soffrivano di ipertensione arteriosa, un altro 30% di diabete mellito di tipo 2, poi un 28% di cardiopatia ischemica, poco meno del 25% di fibrillazione atriale, il 23,5% di demenza, il 17,4% di broncopneumopatia cronica ostruttiva, il 16,3% di cancro attivo negli ultimi cinque anni, il 15,7% di scompenso cardiaco e l'1,5% di ictus e di obesità. Il 67,7% delle vittime soffriva di tre o più patologie, il 18% di due patologie, l'11,4% di una patologia, mentre il 2,9% non aveva patologie. Il dato è stato elaborato da 7.910 deceduti per i quali sono state analizzate le cartelle cliniche.