La procura di Frosinone ha richiesto il rinvio a giudizio per due ginecologhe dell'ospedale di Frosinone per la morte di una neonata. All'udienza preliminare del 18 febbraio 2022 dovranno comparire le dottoresse Maria Rita Pecci, 62 anni, di Supino e Adelaide Montrisi, 34, di Trani, per difendersi dall'accusa di omicidio colposo.

Sono accusate «entrambe nell'esercizio della professione sanitaria di medico ginecologo presso il reparto di Ostetricia-Ginecologia della Asl di Frosinone, per negligenza ed imperizia» di non aver diagnosticato «una protratta condizione di tachisistolia» della mamma di Nicole e non aver somministrato alla gestante «la opportuna terapia».

In questo modo, secondo l'accusa, avrebbe privato «il feto del sufficiente apporto di ossigeno per un prolungato periodo di tempo (dalle ore 16.20 alle ore 18 circa) e così cagionando alla piccola Nicole un grave danno ipossico-ischemico da cui conseguiva una insufficienza multiorgano della neonata che la portava a morte il 7 settembre 2020».

I fatti contestati risalgono al 4 settembre del 2020. La neonata, viste le gravi condizioni, fu portata successivamente a Roma, all'Umberto I dove però i medici non riuscirono ad evitare il decesso. E da lì è partita poi l'indagine, coordinata dal sostituto procuratore Adolfo Coletta, e condotta dalla stazione dei carabinieri di Frosinone a seguito della querela presentata dalla madre della bimba. Vennero sequestrate le cartelle cliniche e affidata una consulenza tecnica d'ufficio ai professori Antonio Oliva, Vincenzo Arena, Domenico Arduini e Orazio Genovese per ricostruire quanto accaduto alla neonata.

Ben presto però le indagini da Roma vennero trasferite a Frosinone dove era avvenuto il parto cesareo. Dopo la morte della neonata la procura aveva disposto l'autopsia e affidato a un pool di medici, composto da tre esperti, un neonatologo, un anatomopatologo e un ginecologo, la consulenza. I genitori della piccola, di Giuliano di Roma e Amaseno, si sono affidati agli avvocati Ricardo Masecchia e Fabrizio Faustini ai fini della costituzione di parte civile. Le imputate sono assistite dagli avvocati Natalino Guerrieri e Michele Laforgia.

Si era mossa pure la commissione sanitaria regionale con un'ispezione all'ospedale di Frosinone e, in modo particolare, nel reparto di Ostetricia e ginecologia, per verificare il rispetto dei protocolli.