Auto ribaltata nell'area verde che fiancheggia la Casilina in prossimità dell'incrocio che conduce all'autostrada. Ieri mattina la vettura bianca, ruote rivolte al cielo e cappotta schiacciata, si trovava nel prato, ed era impossibile non notarla in prossimità dell'arteria. Fino alle 12 circa è rimasta in quel punto, poi è stata rimossa da un carro attrezzi.
Molto probabilmente, il veicolo è uscito di strada nel cuore della notte, ma le cause dell'accaduto non si conoscono. Forse l'attraversamento di un animale, una distrazione o un colpo di sonno, ma non è escluso che le persone coinvolte siano miracolosamente rimaste illese e quindi dopo il ribaltamento siano uscite dal l'automobile e rientrate a casa senza chiedere l'intervento dei soccorsi.
La Casilina, però, continua a essere teatro di incidenti. Un altro sinistro si è registrato la scorsa settimana sulla stessa strada, in direzione Sud zona Convento. Tre i mezzi coinvolti, fortunatamente non grave il bilancio dell'incidente: ferite lievi a carico delle persone e danni ai veicoli, due auto e un pullman. Il traffico ha subito rallentamenti per qualche ora, sul posto sono intervenuti i carabinieri per effettuare i rilievi di rito e regolamentare il traffico.
La pericolosità della trafficata arteria è nota, ma purtroppo spesso non vengono rispettati i limiti di velocità. Ci sono poi gli incroci e la presenza di attività commercia li che aumentano i rischi, per cui l'attenzione deve essere alta, oltre alla cautela e al rispetto dei limiti di velocità.
Purtroppo sulla Casilina i fiori deposti in ricordo delle vittime della strada sono tanti, troppi in svariati punti: in prossimità degli incroci, sui rettilinei e nelle curve. Ceprano piange tanti giovani venuti a mancare a causa dei sinistri avvenuti sulla Casilina, ma le vittime sono an che di altri paesi. L'elenco è lungo, si spera che vengano realizzati interventi per la messa in sicurezza dell'arteria e per la riduzione dei rischi soprattutto nei punti critici del tracciato. E questo in previsione dell'inverno, quando la pioggia e la nebbia, in particolare di notte, rendono più insidiosa la circolazione sull'arteria.