Biodigestore, polizia giudiziaria e carabinieri in Comune per acquisire documentazione. Nei giorni scorsi agenti della polizia giudiziaria di Frosinone e uomini dell'Arma avrebbero acquisito, nell'ufficio Urbanistica ed Ambiente di via San Giorgetto, documenti relativi alla pratica del biodigestore la cui attivazione è stata richiesta da Energia Anagni srl, società partecipata da Saxa Gres, Saf e A2A.

La vicenda
Un argomento destinato a tenere banco ancora per molto, vista l'acredine che da ieri mattina è tornata a dominare i social dopo la comunicazione del sindaco Natalia che riferiva sul rigetto della richiesta della sospensiva deciso dal Tar in data 12 ottobre. Il primo cittadino sottolineava l'accaduto per scagionare il Comune accusato di essere almeno inizialmente favorevole all'impianto; i toni forse troppo trionfalistici venivano scambiati per un plauso a favore del biodigestore, e da qui commenti feroci a non finire.

La visita delle "divise" negli uffici è stata tenuta segreta, e sull'accaduto vige comprensibile riserbo.
Il Movimento "NO al biodigestore" specifica: «Il 12 ottobre, presso il Tribunale Amministrativo Regionale, a sostenere le ragioni degli anagnini contro l'azienda, la Regione e gli altri enti, erano presenti solamente il nostro movimento e Legambiente Lazio, rappresentati dagli avvocati Colagrande e Mari, insieme all'avvocato Luca Santovincenzo dell'associazione Quartiere Cerere. Noi ce l'abbiamo messa tutta. Era importante esserci e far sentire la nostra voce. Il Comune di Anagni, che avrebbe dovuto partecipare perché destinatario del ricorso, è stato colpevolmente assente.
Ugualmente assente è stato il Comune di Sgurgola».

Secondo altri contrari all'impianto, la decisione del Tar era scontata, in quanto la pratica è ancora in fase propedeutica, e ci sarebbe stato poco da bloccare visto che urbanisticamente nulla ancora è stato fatto. Resta il giudizio sul merito, e le sollecitazioni inviate alla maggioranza di governo cittadino che, dopo aver sbandierato il NO, non ha ancora compiuto alcuna azione a sostegno della rinnovata tesi. Durante il consiglio del 4 ottobre scorso il sindaco Natalia e la sua maggioranza si sono detti contrari al biodigestore.