Il Riesame accoglie le istanze: l'ex presidente di AeA Riccardo Bianchi e l'amministratore Roberto Orasi non sono più sottoposti alla misura dei domiciliari. E per Laura Paesano è stata revocata la misura dell'obbligo di dimora.
La decisione del Riesame è arrivata ieri pomeriggio, ma non si esclude che nelle prossime ore si possa pronunciare anche sulle posizioni degli altri indagati finiti nell'inchiesta aperta su un'ipotesi di inquinamento.
Con "Acqua Nera", coordinata dal sostituto procuratore di Cassino Emanuele De Franco e affidata ai militari del Nipaaf agli ordini del tenente colonnello Vitantonio Masi alla fine di settembre è stato sottoposto a sequestro preventivo l'impianto di Villa Santa Lucia, ora affidato a un amministratore giudiziario.
Ed eseguite diverse misure, disposte dal gip Vittoria Sodani. L'ex presidente Bianchi, che ha presentato una settimana fa le dimissioni lasciando la guida della società per chiarire la sua posizione, era sottoposto a quella dei domiciliari. Stessa misura per Roberto Orasi, amministratore di fatto della società, e per Amedeo Rota, responsabile degli impianti Cosilam gestiti da AeA. Invece Laura Paesano, project manager della società, era sottoposta a obbligo di dimora e presentazione alla pg; mentre per Jessica Bartolucci, responsabile dell'impianto di depurazione, era stato disposto il divieto di dimora nel Comune di Villa Santa Lucia e l'obbligo di presentazione alla Pg.
Il Riesame, dopo le discussioni dei giorni scorsi, ha accolto e condiviso le istanze degli avvocati Sandro Salera, Paolo Marandola, Domenico Marzi e Giorgio Igliozzi (per Laura Paesano) disponendo la remissione in libertà per Bianchi e Orasi, per i quali, però, resta la misura interdittiva: non potranno più essere a capo di AeA. Revocata la misura disposta per Laura Paesano.
Nel dettaglio, le difese di Bianchi e Orasi avevano sottolineato davanti ai giudici capitolini (dopo una prima istanza a Cassino) come l'unica responsabilità degli indagati fosse di fatto quella di segnalare gli sversamenti.
«Gli esponenti di AeA non sono organi con funzioni di polizia giudiziaria» avevano ancora spiegato le difese al Riesame, argomentando come ad esempio il provvedimento autorizzativo della Provincia prevede espressamente «solo l'obbligo di denunciare tali sversamenti anomali». Il Riesame ieri ha sciolto la riserva. Gli avvocati Salera, Marandola e Marzi hanno così commentano la decisione dei giudici capitolini: «Grande soddisfazione, perché abbiamo ottenuto ciò che avevamo richiesto al Riesame di Roma, ovvero la libertà per i nostri assistiti. Resta il provvedimento interdittivo in attesa che si chiariscano tutti gli aspetti tecnici della vicenda». Chiesto anche il dissequestro dell'impianto.