Percepiva il reddito di cittadinanza mentre lavorava in nero all'interno di una fabbrica di Ferentino. L'intervento dei carabinieri del Comando stazione cittadino, in collaborazione con il personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro, ha messo fine ad alcune irregolarità.
Per questo un quarantaseienne di Ferentino (già censito per reati contro il patrimonio, la persona e la famiglia) è stato denunciato, perché responsabile di "impegno di lavoratori non in regola-reddito di cittadinanza".

Oltre ad avere denunciato l'uomo, i carabinieri hanno sanzionato pesantemente la ditta. In particolare nel corso delle indagini, i militari hanno raccolto quelli che considerano univoci elementi nei confronti del denunciato, che hanno portato le forze dell'ordine a sorprendere il quarantaseienne a svolgere attività lavorativa all'interno della nota azienda di lavorazione di sanitari. Per di più è stata sospesa l'attività imprenditoriale della società in questione, dal momento che nell'industria venivano impiegati due lavoratori in nero su tre (di cui uno è il percettore del reddito di cittadinanza in oggetto), pari al 66% della forza lavoro. La ditta non si è sottratta ad una pesante sanzione amministrativa pari a 2.000 euro, oltre alla maxisanzione di 6.120 euro per l'impiego di lavoratori in nero.

Al termine delle formalità di rito, dei fatti è stata informata l'autorità giudiziaria e anche l'Inps, naturalmente per la revoca del beneficio del reddito di cittadinanza indebitamente percepito dall'uomo, che tuttavia ora sarebbe stato assunto e messo in regola.
Questo ulteriore caso, che ha a che fare con i furbetti del reddito di cittadinanza, non fa altro che allungare l'elenco occupato da coloro che a Ferentino sono già stati pizzicati dai carabinieri per il percepire indebitamente della misura, la quale dovrebbe essere di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, e che invece continua a fare discutere in Italia.