Ha voluto che una delle sue primissime messe, cui ha partecipato nel suo nuovo ruolo di diacono, si celebrasse nella concattedrale di Sant'Andrea a Veroli, il paese dei suoi nonni, per suggellare un legame di sangue e di terra che non si è mai spezzato. E così, il 2 ottobre, giorno in cui la liturgia ricorda i santi angeli, don James Morgan ha varcato le porte della sacrestia del Duomo verolano insieme a don Andrea Viselli, che ha presieduto la funzione. Nonostante un intero oceano lo separi dalla cittadina ernica, padre James, affettuosamente chiamato Jimmy, americano di nascita ma verolano nel cuore, ha sempre mantenuto i contatti con i parenti rimasti in Italia e proprio insieme a loro ha voluto ringraziare il Signore per il dono della vocazione.
Al suo fianco, don Andrea Viselli, cui padre James è particolarmente legato: "Don Andrea è il parroco della mia parrocchia italiana, sono stato felice del suo sostegno – ha dichiarato il diacono La Diocesi di Washington D.C. mi ha mandato a studiare a Roma presso il Pontificio Collegio Americano del Nord e così ho potuto riabbracciare i miei parenti italiani. Li ho incontrati per la prima volta a tredici anni e da allora ho sempre cercato di rinsaldare i rapporti con loro.
In Italia vive ancora il cugino di mio nonno Giacomo, Alberto Fiorini, nel Borgo di San Leucio. Molti dall'America vengono a studiare nella terra del Papa, dove tanti martiri hanno versato, per fede, il loro sangue. È una grande emozione completare proprio a Roma i miei studi. Manca ancora un anno per concludere il mio percorso verso il sacerdozio e sono felice di aver potuto ricevere qui, nella patria Don James Morgan dei miei nonni, l'ordinazione diaconale».
La solenne cerimonia che ha consacrato diacono Don James si è svolta a Roma lo scorso 30 settembre, ed è stata presieduta dal cardinale Wilton Daniel Gregory, arcivescovo metropolita di Washington. Una delegazione verolana è partita alla volta di San Pietro per essere al fianco di questo giovane americano che porta nel cuore tanto amore per l'Italia. Al termine dei suoi studi, don James tornerà a prestare il proprio servizio nella capitale degli Stati Uniti d'America ma ha promesso di tornare spesso a Veroli, dove ha trovato una seconda casa accogliente e dolcissima come una madre.