Nel corso di una partecipata cerimonia civile nell'aula consiliare del Comune di Veroli, il cardinale Matteo Maria Zuppi ha ricevuto la cittadinanza onoraria. La perla dei Monti Ernici annovera dunque, fra i suoi cittadini illustri, l'arcivescovo metropolita di Bologna. Mons. Zuppi ha avuto parole di grande apprezzamento e riconoscenza per questo segno tangibile di affetto che Veroli gli ha rivolto.

Il cardinale, al termine della cerimonia, ha raggiunto la Basilica di Santa Maria Salome dove ha presieduto la Santa Messa. Hanno concelebrato il vescovo diocesano Ambrogio Spreafico, l'abate di Casamari padre Loreto Camilli, il rettore della basilica don Angelo Maria Oddi, il parroco di Veroli Centro don Andrea Viselli, don Giovanni Magnante e don Giovanni Di Dio. Il cardinale Zuppi non ha nascosto la sua emozione per l'accoglienza che ha ricevuto a Veroli in questa e nelle passate visite: «Ringrazio il sindaco, la Giunta, l'amministratore comunale e tutti voi per questo momento. Ho la chiave della città e non la perdo! - ha chiosato il neocittadino - anche perché la mamma di mio padre era fortemente verolana e ci metteva tutti in riga» ha poi scherzato, con una punta di nostalgia che ha commosso l'assemblea.

«Veroli ha una patrona che viene da fuori ed è diventata nostra, è lei che ci aiuta a guardare verso il mondo - ha ricordato poi il cardinale - Mettiamo sull'altare colui che dona tutto se stesso e lasciamoci rinnovare da lui. Quanto è importante avere una cittadinanza? È un segno di riconoscimento, di storia, di legame, ci fa sentire parte di intrecci familiari, rappresenta le nostre radici. Senza radici non c'è frutto. Senza radici ci si perde. Oggi crediamo di poter fare tutto grazie a internet. Possiamo far credere di essere qualunque cosa ma poi, a furia di ricordare il nickname, perdiamo il name.

Vorrei che ritrovassimo tutti l'orgoglio e la forza della cittadinanza. Ognuno di noi può donare cittadinanza all'altro, non lasciandolo solo, accogliendolo con amore, dolcezza».
Ad animare la solenne funzione liturgica, il Coro Gaudete in Domino diretto dal M° Luigi Mastracci. Tra i brani eseguiti "Credo in Te, Signore", il potente e toccante inno all'Eucaristia per quattro voci scritto da Don Angelo e musicato dallo stesso Mastracci per celebrare i 450 anni del Miracolo Eucaristico di Sant'Erasmo, e il pregevole alleluia "Laudate Dominum" composto dal verolano M° Giovanni Pagliaroli.