Un calcio rapido e preciso. Che colpisca un punto esatto del petto. Allora è morte certa. «A dare quel calcio può essere stata solo una persona lucida, allenata, stabile e capace di imprimere velocità e forza». Lo ha detto Giovanni Bartoloni, VIII dan di karate. L'esperto di arti marziali è comparso ieri mattina nell'aula del tribunale di Frosinone per il processo in Corte d'Assise relativo all'omicidio di Willy Monteiro Duarte, il 21enne di Paliano ucciso a Colleferro il 6 settembre 2020.
Sottoposto alle domande del pm, dei legali della difesa degli imputati e da quelli di parte civile, il "maestro" ha affermato di aver visionato le lesioni sul corpo della vittima, confermando, quindi, che sono stati proprio i colpi inferti da chi ha aggredito il giovane chef a provocarne la morte.
«Al contrario del karate, dove non si può toccare l'avversario ma solo sfiorare il kimono, pena la squalifica - ha spiegato Bartoloni - nell'Mma c'è il contatto vero, e la vittoria si ottiene con il ko dell'avversario. Ma vale sempre il divieto di toccare i punti vitali, ovvero petto, testa e genitali. Da oltre 50 anni pratico arti marziali - ha fatto notare ai giudici della Corte d'Assise - e tutti gli insegnanti improntano le loro lezioni ai principianti basandosi sulla formazione fisica e tecnica, ma insegnando soprattutto la consapevolezza della pericolosità dei colpi inferti in parti vitali del corpo, che possono essere letali».
In merito alle cause della morte, ha evidenziato la differenza che intercorre tra un calcio al collo e uno al petto. «Il collo - ha sottolineato - è una parte più delicata. Ed anche una persona non esperta, sferrando un colpo con il piede sotto la testa, potrebbe provocare il decesso dell'avversario. Ma un calcio al petto - ha rimarcato più volte - può essere fatale solo se inferto da gente allenata, che pratica arti marziali a un certo livello».
E Willy, stando alle accuse, sarebbe stato picchiato in maniera violenta proprio con colpi di tale tipo: i suoi presunti assassini, in particolare Marco e Gabriele Bianchi, sono esperti di Mma, uno sport da combattimento molto diffuso.