Presunti brogli elettorali alle amministrative 2018: a processo Fabrizio De Santis e Luca Uremi, ma solo per alcune delle accuse a loro carico, assolti invece con formula piena Augusto Ianni, Corradino Savo, Valerio Petrongeli e Marco Pinagrande.

Ieri nell'aula del tribunale di Frosinone il giudice dell'udienza preliminare Fiammetta Palmieri si è espressa sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pm. Alessandro Picchi per le sei persone coinvolte a vario titolo nelle note vicende giudiziarie relative alle elezioni amministrative del 2018, annullate con la storica sentenza del Consiglio di Stato.

L'ex vicesindaco Fabrizio De Santis dovrà rispondere dell'apposizione sulle tessere elettorali del timbro Avd che dà diritto agli elettori disabili a votare con l'assistenza in cabina, nonostante non potessero godere di tale beneficio. Il responsabile dell'ufficio elettorale Luca Uremi dovrà rispondere di aver apposto il timbro Avd sulle schede di persone non aventi diritto ad essere accompagnate, oltre ad aver aperto il plico contenente le schede elettorali della sezione uno violando i sigilli, al termine delle operazioni di scrutinio, senza riportarlo nel verbale di consegna del plico alla Prefettura di Frosinone. Undici elettori non aventi diritto avrebbero votato con tessera con il timbro Avd.

Corradino Savo, invece, all'epoca candidato alla carica di consigliere comunale, accusato di aver dato a Valerio Petrongelli e Giuseppe Pinagrande, denaro per procurare voti è stato assolto perché il fatto non sussiste. Assolto con formula piena anche Augusto Ianni su cui pesava l'accusa di favoreggiamento presumibilmente per aver aiutato De Santis ad eludere le investigazioni contattando, insieme a lui, il figlio di un elettore per far portare quest'ultimo presso un medico legale per sottoporlo a visita ed integrare ora per allora la documentazione prevista per l'esercizio del voto assistito.

Inutilizzabili per i reati contestati in questo procedimento le intercettazioni confluite nel fascicolo. Soddisfatto l'avvocato Marco Stirpe, difensore di Corradino Savo che afferma: «La verità è stata accertata. Valuteremo eventuali azioni risarcitorie nei confronti di chi ha diffamato e calunniato il mio assistito». I sei erano assistiti dai legali Vincenzo Savo, Carlo Mariniello, Marco Stirpe e Davide Sole. Nicola Ottaviani avvocato di parte civile per Alfonso Santangeli che, dopo le elezioni del 2018, ha presentato ricorso e lunedì è stato eletto sindaco del comune di Torrice.