Operaio perde il posto di lavoro per aver «attaccato pesantemente la direzione di stabilimento e i suoi colleghi», cartiera condannata. Il dipendente, un uomo di 54 anni del Cassinate, dopo il licenziamento si è rivolto agli avvocati Sandro e Vittorio Salera e ha impugnato il provvedimento deciso dalla Reno De Medici.

La tesi sostenuta in udienza dall'avvocato Vittorio Salera ha voluto dimostrare come il licenziamento dovesse in effetti essere considerato nullo, in quanto «comminato fuori termine», cioè oltre i trenta giorni contrattualmente previsti.
L'azienda riteneva, invece, che tale termine potesse essere prorogato per istruttorie particolarmente complesse.

L'avvocato Vittorio Salera ha replicato che la natura e la motivazione del licenziamento non rendevano necessaria nessuna ulteriore istruttoria. Tale tesi difensiva è stata integralmente recepita dal Giudice del lavoro Raffaele Iannucci che ha condannato la Reno De Medici a reintegrare il dipendente nel suo posto di lavoro, con il pagamento di tutte le retribuzioni e la contribuzione dal licenziamento alla effettiva reintegra.