Il programmatore informatico progetta algoritmi e, successivamente, scrive il codice sorgente di software e siti web utilizzando i linguaggi di programmazione. Il suo compito principale è scrivere codici di qualità ed esenti da errori, a partire dalle specifiche esigenze del cliente, le quali possono includere anche automazione dei processi aziendali/industriali o di attività ripetitive.
«La digital transformation ha ridisegnato le modalità in cui le aziende progettano e organizzano processi e attività. Il continuo sviluppo di software e applicazioni digitali ha, infatti, incentivato imprese di tutte le dimensioni a mettere in discussione i propri modelli organizzativi e business model; ciò ha contribuito a focalizzare l'attenzione sull'automazione dei processi interni, sfruttando, appunto, le nuove tecnologie digitali» Lo spiega Manuel Paparelli, Programmatore di DigitalUp, la Web Agency di Romeo Ausoni.
Nell'era digitale, il programmatore è una delle figure più ricercate nel mondo del lavoro in Italia, seguita da altrettante professioni che sono connesse all'ormai vastissimo mondo IT, un universo che si conferma sempre più ricco di opportunità lavorative di grande rilievo, soprattutto per quanto riguarda i giovani, che hanno moltissimi modi di imparare questa professione attraverso scuole, università e corsi.
I giovani di oggi, poi, sono particolarmente facilitati nell'apprendimento, siccome sono nati in un'epoca dove la tecnologia viene padroneggiata fin da bambini.
Ma questo significa che diventare un programmatore è semplice? «Dare una risposta oggettiva a questa domanda non è per niente facile - commenta Manuel Paparelli - sicuramente non è un lavoro superficiale, perciò non basta conoscere più linguaggi di programmazione possibili per diventare un programmatore esperto; bisogna prima di tutto analizzare e comprendere a pieno i problemi, per poi trovare soluzioni efficaci che vadano a soddisfare le richieste. Nel caso dell'automazione dei processi aziendali, per prima cosa bisogna apprendere tutte le sfaccettature e casistiche di una data attività, per poter poi andare a scrivere un codice che l'automa tizzi nel modo più ottimizzato possibile. Per riuscire in questo processo di analisi e risoluzione problemi è necessario tempo e dedizione nel perseguire i propri obiettivi professionali».
Prima di parlare nel dettaglio di cos'è e come funziona l'automazione, iniziamo illustrando uno dei concetti di base già citati, ovvero cos'è un processo aziendale.
Un processo aziendale è qualsiasi insieme di attività volte ad aiutare l'azienda a raggiungere un obiettivo specifico; di conseguenza, l'automazione consiste in una pianificazione di queste attività e il ruolo del programmatore è creare dei software che soddisfino queste esigenze.
Esempi comuni di processi automatizzati sono l'evasione di un ordine cliente, l'approvazione di una richiesta di prestito o l'inserimento di dati di un nuovo dipendente, oppure operazioni che in passato richiedevano necessariamente l'intervento umano come preparazione delle fatture, assistenza clienti e la risoluzione dei problemi.
Ovviamente questo non va a sostituire completamente le risorse umane, piuttosto va ad alleggerire il carico di lavoro, nel tentativo di aumentare la produttività. Anche un piccolo errore può innescare una serie di inefficienze, interruzioni delle comunicazioni e mancato rispetto delle scadenze, tutti problemi che possono amplificarsi su larga scala.
Scrivere del buon software di automazione significa, quindi, prevenire queste situazioni. L'automazione aziendale, inoltre, può essere modificata in qualsiasi momento, per migliorarla o estenderla, questo fa risparmiare tempo e ottimizzare le risorse, oltre che dare la possibilità ai dipendenti di concentrarsi su attività strategiche, senza doversi preoccupare di attività ripetitive, noiose e spesso insoddisfacenti. Ma come avviene lo sviluppo di un'automazione aziendale? Per iniziare, si analizza il processo già esistente. Si passa, poi, a progettare come migliorare e ottimizzare il processo, quindi adattarlo in base a tutti gli scenari possibili. Il passo successivo è scrivere il codice con relativa documentazione per il cliente.
Completati test e implementazione del nuovo processo, è il momento di monitorarlo per valutare le migliorie da apportare. Arrivati a questo punto, bisognerà continuare a monitorarlo, risolvere bug e ottimizzarlo con aggiornamenti continui. L'insieme di queste procedure fa parte dello sviluppo Agile, una delle metodologie più utilizzate nell'ingegneria del software. Questa, in particolare, si concentra sui processi e punta a velocizzare la consegna. Non stupisce, quindi, che con una tale richiesta di lavoro digitale si siano moltiplicati strumenti e metodologie per semplificare ed accelerare tutto il processo di sviluppo, con l'obiettivo finale di rendere soddisfatto il cliente. In tal modo, la gran parte delle imprese che implementa tecniche di automazione registra un incremento della produttività, l'eliminazione di attività a scarso o nullo valore e, di conseguenza, una crescita del fatturato.