C'è un genitore, M.C. incatenato da tre giorni innanzi la sede comunale di Fiuggi. Alla base delle sue motivazioni una serie di questioni legate a suo dire alla conduzione del centro diurno che ospita circa 13 ragazzi diversamente abili. Ieri l'Anffas, che questo centro ha in gestione, ha inteso precisare: «Siamo chiamati a rispondere alle critiche che ci vengono mosse dalla famiglia. Ci vengono contestati gravi motivi di mala gestione. Quanto ci è contestato è privo di fondamento – precisa l'Anffas - Nessun componente dello staff è stato allontanato per aver procurato "aggravamento alla patologia" nei confronti di alcuno dei frequentatori il centro.
Non è stata dimostrata mai alcuna evidenza sostanziale di errori commessi. Tutte le altre famiglie hanno manifestato vivo apprezzamento nel lavoro svolto dall'equipe socio-educativa. L'Anffas è una associazione di famiglie che si fonda su principi di democraticità. La vita associativa si regge su sistemi di partecipazione attiva usando gli strumenti del dialogo e del confronto. La famiglia in questione si è sempre sottratta a questi principi e più volte chiamata a partecipare ad un dibattito costruttivo ha invece risposto eludendo occasioni in cui si potessero trovare soluzioni condivise.
La manifestazione che la famiglia sta attuando, avanzando pretese legate a sconosciuti modelli di servizio è la dimostrazione di chi intende imporre le proprie proposte sugli altri opponendosi ad una corretta espressione di confronto democratico. La famiglia in riferimento non ha nessun mandato di rappresentanza delle persone con disabilità di Fiuggi e rappresenta solo se stessa.
Portare in piazza le situazioni complesse vissute dalle persone con disabilità, con spiegazioni molto approssimative, ha l'intento di strumentalizzare una condizione di fragilità che le altre famiglie, rappresentate sì questa volta da Anffas, tentano invece di mantenere dignitosamente riservate utilizzando strumenti comunicativi autorizzati da organi direttivi e assembleari. Anffas gestisce da 30 anni centri diurni».