È il giorno dell'addio. Si terranno oggi pomeriggio, alle 15, i funerali di Fabrizio Gismondi, il trentottenne che sabato pomeriggio è rimasto vittima di un tragico incidente sulla strada regionale 666 che collega il Lazio con l'Abruzzo. Oggi parenti e amici s'incontreranno nella chiesa parrocchiale Madonna delle Rose, a Casalvieri, per porgere l'ultimo saluto al giovane padre che sabato era uscito per un giro in moto, la sua passione.

La salma di Fabrizio è esposta nella camera mortuaria dell'ospedale di Sora, dove le visite sono consentite a partire dalle 8 di stamane. Le esequie saranno curate dalla ditta di onoranze funebri "Ianni e Caira". In paese il dolore per quanto accaduto è immenso, il cordoglio è generale. Quella di ieri è stata una domenica triste, la prima senza Fabrizio, che lascia un grande vuoto.
Anche dal Comune si susseguono messaggi di vicinanza alla famiglia Gismondi: il papà del giovane, Salvatore, dipendente municipale, ha ricevuto tante testimonianze di vicinanza per l'improvvisa morte del figlio.

Questo pomeriggio la comunità di Casalvieri saluterà per l'ultima volta una persona per bene, un lavoratore, innamorato della sua famiglia. Fabrizio lascia la giovane moglie e una bambina. Anche gli amici del trentottenne, appresa la notizia, hanno tentato di dare forza alla famiglia Gismondi facendole sentire il loro affetto. Una strada pericolosa l'ex statale 509 di Forca d'Acero, oggi regionale 666, teatro di tanti incidenti, purtroppo molti mortali, l'ultimo l'anno scorso in cui perse la vita Franco Imola, di Pofi, mentre pedalava in sella alla sua bicicletta con un gruppo di amici. Sabato un'altra vita spezzata, tutti i sogni svaniti in un attimo, tanto dolore lasciato in chi resta e una nuova croce sulla strada maledetta.