La procura di Roma ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo sulla morte di Fabrizio Pietropaoli, l'operaio di 47 anni, originario di Morolo, che ha perso la vita mercoledì in un cantiere all'Eur, a Roma. Le indagini dovranno accertare se l'operaio fosse assicurato con l'imbracatura come prevedono le leggi sulla sicurezza del lavoro. Sul corpo dell'uomo, che viveva a Frascati con la famiglia, verrà eseguita l'autopsia.

La tragedia l'altro ieri, intorno alle 13.30, in un palazzina in viale America. Secondo una prima ricostruzione Pietropaoli stava risalendo a bordo di un montacarichi quando, arrivato all'undicensimo piano, alla fine della guida, per cause ancora da accertare, il cestello si è rovesciato su un fianco e il quarantasettenne è precipitato nel vuoto. Una caduta di oltre 35 metri. Con lui sul cestello c'era anche un altro operaio, che però è riuscito ad aggrapparsi senza precipitare.

Il paese lepino, dove Pietropaoli è nato e cresciuto, è rimasto attonito per la tragedia. Da tutti ricordato come una persona perbene, dal cuore grande, sempre gentile e cordiale. La notizia che è arrivata nell'aula consiliare quasi a chiusura del lavori del consiglio comunale destando dolore e incredulità. Il quarantasettenne si era candidato nel 2004 alle elezioni amministrative nella lista di Enzo Moriconi.

Sul drammatico incidente dell'Eur è intervenuto anche l'assessore al Lavoro e alla Formazione della Regione Lazio, Claudio Di Berardino: «Con grandissimo dolore, apprendiamo dell'ennesima vittima sul lavoro, in un cantiere del quartiere Eur. Si tratta di una vera e propria strage che ci chiama tutti ad una presa di coscienza e soprattutto ad una assunzione di responsabilità che non può ammettere distrazioni.

Abbiamo convocato una riunione urgente con le organizzazioni sindacali e le parti datoriali in cui abbiamo messo al centro il tema della prevenzione chiedendo di realizzare in ogni luogo di lavoro un confronto preventivo tra rls/rlst e datore di lavoro circa l'organizzazione delle attività, così da contemplare tutte le misure relative alla sicurezza per la produzione di un bene/manufatto e/o servizio e parallelamente far crescere la cultura della sicurezza attraverso una formazione mirata».

E l'altro ieri, appena saputo della notizia, c'è stato un picchetto partecipato da Cisl e Cgil. Chiedono un intervento veloce delle istituzioni governative. Si appellano al premier Draghi affinchè la riforma del lavoro, in discussione proprio in queste ore, parta da un argomento centrale: la sicurezza.