Rinviata al 6 ottobre l'udienza del processo per presunte irregolarità alle amministrative 2018.
Due degli imputati, infatti, hanno presentato ieri la revoca dell'avvocato e il processo a carico di sei persone accusate di voto di scambio, violazione di sigilli, falso in atto pubblico e alterazione del risultato elettorale a Torrice è slittato al 6 ottobre.
Ieri il giudice si sarebbe dovuto pronunciare sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal Pm Alessandro Picchi per Fabrizio De Santis, Luca Uremi, Augusto Ianni, Corradino Savo, Valerio Petrongeli e Marco Pignagrande, ma ha dovuto disporre il rinvio di fronte alla nomina di un nuovo legale da parte diFabrizio De Santis e Luca Uremi, che hanno chiesto i termini a difesa.
I torriciani, dunque, andranno alle urne senza che sia stata definita la questione delle presunte irregolarità elettorali. Pesanti le accuse a carico degli imputati: l'apposizione sulle tessere elettorali del timbro Avd che dà diritto ai disabili di votare con l'assistenza, pur non potendo godere del beneficio; l'apertura del plico contenente le schede, non menzionata nel verbale di consegna dello stesso alla Prefettura; infine, la consegna di denaro e buoni benzina a intermediari per procurare voti.
Gli imputati sono difesi dagli avvocati Vincenzo Savo, Carlo Mariniello, Marco Stirpe e Davide Sole, mentre Nicola Ottaviani, è parte civile per Santangeli.
«Si presentano alle amministrative da imputati per brogli elettorali - commentano il candidato sindaco Alfonso Santangeli e il suo gruppo "Torrice C'è" - Ieri ci sarebbe dovuto essere il processo, senonché queste persone, per prendere tempo, hanno recitato l'ennesima farsa revocando il proprio avvocato per ottenere il rinvio obbligatorio previsto per legge. In particolare, tutto ciò è avvenuto dopo che alla scorsa udienza i nostri avversari hanno chiesto esplicitamente che il giudice decidesse dopo le elezioni e dopo che lo stesso aveva deciso di chiudere il procedimento per il 3 e 4 ottobre».