Famiglie sul piede di guerra in paese per la carenza di corse Cotral per gli studenti. Ci risiamo, da quando è ripresa la scuola è tornata a crescere l'ansia anche per i genitori dei ragazzi che ogni mattina si recano negli istituti del Capoluogo o di Ceccano dopo un lungo stop, tra Dad e casi di isolamento.
Il nuovo anno scolastico sembrava dover cominciare nel migliore dei modi: niente più lezioni a distanza ma in presenza, questo l'impegno a cascata di tutti i responsabili. La campagna vaccinale quasi al 90%, i sussidi, le grandi manovre preparatorie sembravano garantire un inizio tranquillo e normale.
Non è così purtroppo, come lamentano moltissimi genitori di Amaseno. E il problema è legato quasi esclusivamente ai trasporti, che non sono stati migliorati e potenziati a dovere, secondo loro. Infatti, gli autobus sarebbero affollati oltre misura, con il risultato che molti studenti restano a piedi, costretti a chiamare qualche familiare per tornare a casa.
«La scuola è appena cominciata e già siamo esausti - ci dice una mamma- Mia figlia ha appena 14 anni, ha cominciato a frequentare il Liceo a Ceccano, ma praticamente ogni giorno ha problemi per il ritorno.
E come lei, tanti altri studenti di Amaseno. Il punto è che l'unico autobus che passa alle 13,48 nella parte alta di Ceccano dove si trova il Liceo, oltre al ritardo che accumula, arriva da Frosinone strapieno, tanto che lascia i ragazzi per strada. Il successivo è alle 15,30.
Parliamo di minorenni e questo è grave, non si possono lasciare a piedi. Quando sfruttano altri autobus, non diretti ad Amaseno, siamo comunque costretti ad andarli a prendere alle Quattro Strade di Castro.
Così ogni giorno, dall'inizio dell'anno scolastico.
Non si può più andare avanti».
Eppure il tempo per pianificare una strategia c'è stato.