È lungo l'elenco degli episodi controversi che si sono succeduti nel carcere di Frosinone, sin da quando il penitenziario era a piazza Risorgimento. Su tutti spicca l'evasione del 4 ottobre 1981 di Cesare Battisti (ora di nuovo in carcere dopo una lunghissima latitanza tra Francia e Brasile) insieme a un detenuto comune Luigi Moccia dell'omonimo clan. Erano le 13.56, una donna citofonò al corpo di guardia: con una scusa riuscì a farsi aprire. A piazza Risorgimento piombò un commando di tre persone armate che liberò Battisti e Moccia. Al processo emerse che i due si tenevano in allenamento in vista della fuga che avvenne passando poi per l'Abruzzo.

Un'altra evasione è avvenuta più recentemente, nel marzo del 2017. Il protagonista è Alessandro Menditti, 43 anni, di Recale, che scontava una condanna a sette anni e mezzo per associazione mafiosa ed estorsione.
Evasione da film anche in quel caso: in due fanno un buco alle sbarre, dietro una televisione e poi, con delle lenzuola annodate si calano dal tetto. Quindi con un arpione scavalcano il muro di cinta del carcere di Frosinone. Menditti ce la farà, l'altro, un albanese, resta a terra dopo una caduta dall'altezza di dieci metri. Nel giro di una settimana verrà catturato a Recale.

L'ultimo inquietante episodio, avvenuto nella casa circondariale di Frosinone, risale ai primi di giugno.
C'è un drone che vola intorno al carcere di Frosinone.
Così si scopre un tentativo di introdurre cellulari all'interno della casa circondariale di via Cerreto.
Non è la prima volta che si trovano dei telefonini all'interno della struttura o che si prova a inviarli.
Mai, fino a quel momento, era successo di utilizzare mezzi così sofisticati pur di bypassare la sorveglianza della polizia penitenziaria. Un episodio che ora viene superato da quello accaduto domenica pomeriggio.
Nel mezzo una serie di aggressioni ai danni di agenti della polizia penitenziaria e perfino l'incendio della cella costato la vita al detenuto che l'aveva appiccato.

Inoltre, durante la prima crisi Covid, l'8 marzo 2020, c'è stata una rivolta all'interno del penitenziario frusinate, come successo anche in altre strutture detentive.
Andando più indietro nel tempo, nel 2012, spicca anche un altro giallo: il ritrovamento di alcune telecamere. In Corte d'assise poi è in corso di svolgimento il processo a Daniela Cestra, di Sabaudia, accusato di aver ucciso due compagni di cella nel periodo in cui era detenuto in via Cerreto, Pietro Paolo Bassi, nel giugno 2015 e Giuseppe Mari, nell'agosto del 2016. Senza poi contare i numerosi ritrovamenti di droga, che veniva spacciata all'interno del carcere, e di telefoni cellulari, poi sequestrati nel corso di diverse operazioni da parte della polizia penitenziaria.

Accusato di tentato omicidio plurimo il detenuto campano che ha sparato nella cella di quattro detenuti nel carcere di Frosinone. E c'è anche un secondo indagato, per il reato di favoreggiamento. L'episodio, che riporta all'Italia degli anni di piombo, è accaduto alle 15.45 di domenica nella casa circondariale. Il sostituto procuratore Adolfo Coletta ha avviato le indagini per ricostruire per prima cosa come l'autore degli spari, nel frattempo trasferito in un altro carcere, si sia impossessato dell'arma, una pistola semiautomatica 7,65 con matricola abrasa. Sono state affidate due perizie, una sull'arma e l'altra sul drone, lo strumento usato per recapitare la pistola all'interno del carcere.

Fatto inquietante
La ricostruzione del fatto in sé sembra abbastanza chiara. Il detenuto napoletano, di 28 anni, Alessio Peluso di Miano, ospitato nell'alta sicurezza e detenuto per reati connessi alla criminalità organizzata, al momento di andare verso le docce ha sfoderato l'arma e ha minacciato un agente della polizia penitenziaria e si è fatto consegnare le chiavi della cella dove si trovavano quattro persone, tre albanesi e un ciociaro.

DA NON PERDERE!

Tutti gli approfondimenti su questo argomento sono disponibili nell'edizione odierna, in edicola o nella versione digitale di Ciociaria Oggi.

EDICOLA DIGITALE: Approfitta dell'offerta, un mese a soli € 0.99

di: Raffaele Calcabrina