Il Comune lavora al bando per concedere in locazione i capannoni siti in località Selvapiana. Prosegue, quindi, la messa a rendita degli immobili comunali, operazione avviata con il polo artigianale e focalizzata in questa fase sulle strutture di Selvapiana, che si trovano in via Vado Cardillo. Le coperture dei capannoni nel 2011 furono concesse in uso alla società "Ceprano Energy" per la progettazione, la realizzazione e la gestione di impianti fotovoltaici. Il concessionario avrebbe dovuto corrispondere la somma di 55mila euro l'anno in un'unica soluzione.
Poi l'area fu sottoposta a sequestro per lo scandalo che investì il Comune. Conclusa la vicenda giudiziaria fu chiesto e ottenuto il dissequestro e adesso i capannoni sono stati riacquisiti dall'ente che vuole metterli a risorsa restituendo alle strutture l'originaria funzione, ovvero sedi di attività produttive.
L'area, infatti, sorge nella zona industriale è decentrata e facilmente raggiungibile dalla via Asi e dalla provinciale Caragno, vicina a un importante snodo stradale, in posizione ottimale per ospitare ogni tipo di attività. Il Comune, riacquisendo i capannoni, può ora prevederne la valorizzazione, la locazione e ogni altra forma adatta a trasformarli in risorsa. Un'operazione che potrebbe garantire entrate che andrebbero a rimpinguare la spesa pubblica corrente che, come è noto, è quella generalmente in sofferenza. In altre parole, ulteriori entrate potrebbero bilanciare le spese fisse del Comune contribuendo a far quadrare i conti.
Si sta lavorando proprio a tale scopo con l'elaborazione del bando, articolando la concessione di superfici che si aggirano intorno ai 15-16 mila metri quadrati.
In proposito, il vicesindaco Vincenzo Cacciarella dichiara: «Recentemente il giudice ha accolto la richiesta del Comune, restituendoci il sito di Selvapiana. La messa a rendita del patrimonio è il nostro obiettivo primario. La relazione che ho presentato in Consiglio comunale punta proprio a valorizzare ogni risorsa e il potenziale a disposizione ci permetterci di riequilibrare il bilancio. È un lavoro complesso - conclude - ma non esistono scorciatoie e tutti abbiamo il dovere di lavorare per raggiungere questo traguardo».