Raccolti distrutti, giardini rovinati. I residenti e gli agricoltori di Vallemaio chiedono interventi di contenimento urgenti. Impossibile contrastare il sovrannumero dei mammiferi che vanificano un duro lavoro e mandano a monte interi raccolti.

Ecco perché, a gran voce, chiedono all'amministrazione che si intervenga con urgenza, che si proceda con apposite ordinanze a scegliere una via condivisa di contenimento degli esemplari. Così come avvenuto nei territori di Cassino e Sant'Elia.

«Si era parlato di fare sinergia con il Comune di San Giorgio, poi non abbiamo avuto più notizie ma il problema resta» afferma un residente, disperato per la perdita del raccolto.

Interviene la Regione
I problemi e i danni causati dall'eccessiva presenza di ungulati sul territorio sono diventati una vera e propria piaga per centinaia di cittadini e agricoltori, molti hanno infatti perso raccolti e investimenti e hanno lanciato l'allarme, chiara la richiesta di aiuto alle istituzioni.

Recente l'assist della Regione: il governatore del Lazio Nicola Zingaretti infatti, ha emesso un decreto, accolto con gran favore da moltissimi primi cittadini del territorio (e non solo) che ridisciplina la gestione della presenza dei cinghiali sul territorio per la stagione venatoria 2021-2022, modificando in modo sostanziale «l'attuale approccio gestionale» che andrà indirizzato «verso un obiettivo di riduzione generalizzata delle densità». Capofila delle ordinanza ad hoc è stata Cassino.
A seguire Sant'Elia, ora si attendono le altre disposizioni.