Colpi in pieno giorno in versione Far West. È quello che si sono trovati a vivere i residenti di Valle Sant'Andrea a due passi dal Giglio di Veroli. Pur essendo una zona di campagna risulta piuttosto popolata, fattore che rende l'evento ancora più preoccupante. Solo qualche giorno fa dalle abitazioni sono stati avvertiti nitidi colpi, nelle prime battute del pomeriggio, che si sono reiterati per diverse ore e a più riprese. Subito è scattata l'allerta degli abitanti che hanno cercato di comprendere le ragioni di un episodio tanto surreale quanto pericoloso. Il periodo di caccia si aprirà a breve, dunque quanto accaduto non può essere riconducibile ad una pratica legale e autorizzata.

Inoltre, anche l'attività venatoria va effettuata entro certi limiti di perimetro proprio a tutela della popolazione e non solo, di certo non a ridosso delle abitazioni. I colpi, infatti, hanno raggiunto gli infissi di alcune case, tanto da impattare i vetri, mentre altri proiettili sempre di piccolo calibro, sono stati trovati addirittura su dei balconi. «Ci troviamo a convivere con il rumore degli spari già buona parte dell'anno quando i cacciatori sono autorizzati dato che la zona è accreditata per questa pratica. Trovarci però a sentire lo stesso rumore in pieno giorno e senza alcun senso è davvero troppo. Se i proiettili avessero preso un passante o un bambino?».

Paura anche per gli amici a quattro zampe. Alcuni colpi hanno raggiunto un cane. L'animale è stato fortunatamente salvato ma lasciando i proprietari davanti ad una scena raccapricciante: oltre 30 "piombini" sono stati trovati nel corpo del povero animale. «È una situazione inaccettabile concludono i residenti Le armi non sono un puro passatempo e certo non possono essere utilizzate con tanta leggerezza.
È stato ferito un cane, il rischio è che un tale gesto possa essere ripetuto e qualcosa possa accadere a noi e ai nostri figli».