"Maria icona della bellezza nella natura, nella vita e nel Creato" è il titolo che ha segnato quest'anno la "Giornata diocesana della custodia del Creato" che si è tenuta sabato e domenica scorsi nella basilica di Canneto, su iniziativa della Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, in sinergia con la Caritas diocesana, il progetto "Policoro" e l'Ufficio pastorale sociale del lavoro, nonché con la preziosa collaborazione delle associazioni Cammino di Canneto, Terra dei Cinque Miracoli, Ucid, Comitato S.A.LE.
e del Gal Parco nazionale d'Abruzzo. Notevole il lavoro dei volontari, che hanno curato, tra l'altro, lo svolgimento in sicurezza della manifestazione.
Si è iniziato sabato con animazione e percorsi a cura del Parco nazionale, con un laboratorio sulle api e il miele e l'apertura di una mostra con disegni di oltre 150 bambini delle varie comunità parrocchiali della Diocesi raffiguranti il Creato.
Poi l'esposizione delle immagini raffiguranti statue ed edicole mariane di circa 45 parrocchie della Diocesi. Ciascun delegato parrocchiale ha ricevuto un'immagine della Madonna di Canneto che verrà esposta nelle parrocchie il 2 ottobre in occasione della celebrazione parrocchiale della giornata ecologica. L'idea proposta dal rettore della basilica, don Antonio Molle, è di dar vita a una mostra permanente delle immagini mariane a Canneto. Domenica il percorso ecologico penitenziale a cura della fondazione Cammino di Canneto e delle associazioni Cammino di San Francesco e Circolo Laudato si. Infine il convegno "Ecologia integrale è difesa della vita" tenuto nella sala "Sant'Anna" della basilica, con il vescovo Gerardo Antonazzo e i relatori padre Stefano Cecchin, presidente della Pontificia Accademia Mariana Internazionale, e il professor Alberto Gambino, presidente di "Scienza e vita" e prorettore dell'Università europea.
A coordinare i lavori l'avvocato Francesco Rabotti, direttore della Pastorale sociale e del lavoro. Il vescovo ha chiarito come il tema dell'ecologia non sia solo ambientale, ma abbracci le dinamiche complesse della relazione e della responsabilità di ognuno. La bellezza non deve essere interpretata come mera bellezza paesaggistica, ma va interpretata in senso teologico. È necessario perciò un cambio di paradigma, una conversione, che trasformi gli uomini da "predatori" a "contemplativi". Tante le persone e le autorità presenti, tra cui il sindaco di Settefrati, quello di Gallinaro, il presidente dell'Ucid Sora-Cassino e i rappresentanti di numerose associazioni.